Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930
Il << renacimiento >> musicale iberico 59 JJ'atto singolare e che aincora una volta acoomuna la storia mu– ,sicaJe moderna spagnuola alla mostra: i primi silntomi di risurre– zione sono am.che in Spagina dov uti ,a un ri:nnovato culto della mu– sica ,pura. Verso il 1866 infatti voo.ne fondata iJn Spa,gna la P·rima orchestra silllfonica per opera di :B'rancisco Barbieri. E quBJsi con– temporaneamente il viollinista Monasterio cominciava la educazi.one << da camera>> del medesimo pubblico. Da quel ,giorno a,dJ .oggi, troppo graindi ·sono i passi compiuti daJla Spagma nel campo con– certistic,o ,perché sia necessario di parlarne. La Spagna oonta adesso più di cinqua1J1ta società concertistiche, molte delle quali ricchis– •sime, oltre a numerose orchestre sinfoniche e a società corali quale il meravigUoso Orfeo Català barcelonense. Og,ni grande mo:vjmem:to spirituale ha il •suo profeta. E come fu Glinka il profeta della nuova scuola russa, così il renacimiento spa– gnuoilo è dovuto essenzialmente all'opera mirBJbile di U'!ll uomo di altissimo valore spirituale e di formidabile energia : Felipe Pedrell, nato nel 1842 e morto nel 1922. La sua attività fu davvero stupe– facente. Compositore, ini, egnam.te, scrittore, polemista, organizza– tore, musicologo, Pedrell ha raggiunto in og,nuno di questi campi ri– sulltati che segnam.o per la Spagna m11Sicalealtrettanti punti di pM– tenz.a. Solo i ,suoi artic-oli, pieni di una verve e di una arguzia che non di raido ricòrdaino Berlioz, basterebbero a riempire lllD.a vita umana. Fu lui poi che scosse la vergognosa apatia nazionale verso il pa;ssato ed inaugurò senz'altro la musicologia spagnuola, ripub– blicando musiche di Vito,ria, Cabez.on, Villallolilga, Flecha, Valls, ecc. Didatta , ebbe a discepoli Granados e De Falla ed am.che parziaJ– mm.te Albeniz. Compositore infine, lasciò un lllumero cospicuo di c reazioni, tra le quali la monUJ111ffil.tale trilogia 11irica Los Pirineos, La. Celestina e Raymond Lull. Ma dobbiamo adesso vedere più da vicino in che cosa èonsistessero le illuove idee propagate da Pedrell, idee che dovevano poi servire di base all'intero renac,imiento n~ ziona1e. Dopo un llungo periodo di maturazione (circa venticililque aillni), Pedrell pubblicò IIlel 1891 un celebre opuscolo, Por nuestra musica, nel quale venivano definitivamente tracciate le linee foi!ldamentaJi <lella rinascita musicale spagnuoila. La sostanza del pensiero di Pedrell f'l'a : :iJnoorporazione dell'elemento fornito dal popolo illl forme tradizionali. E, COIIlleoggi avviene da, noi, egli sosteneva quindi l'urgenza di riand'are, supera/Jldo le recenti decadenze, verso quei secoli passati ricchi di forme libere e perennemente giovailli e capaci di COllltenere •ancora la sostaillz.a la più moderna. Così e nOlll altrimenti intese Verdi il suo famoso ((torniamo all'antico>). Le idee di Pedrell, da lui poste in pratica lllei suoi lavori lirici, furOillo dai suoi successori diversamente interpretate ed in generale seguite in modo aissai liber,o. Si può anzi oggi affemnare che dei ibliotecaGino Bianco
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