Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930

46 M. Moretti - · Parole di.... mff,sioa di .... vaJle la stoltezza e l'orgoglio ed è oome una pa.u:ria,dell'arte che somiglia alla paura della morté, Ulll pooo ipll'imadli.morire. Quel quaderouccio ! Pot-essi riav,erlo, da non so chi, dalla vita! Darei per esso tutto quel che mi è oaro, i cimeli, i mam.oscritti, i ricordi, i miei libri, e il tavolino su cui li ho scritti i miei libri. Chi me l'ha preso? Perché l'ho distrutto? Ho ill sospetto d'averlo di– •strutto molto perfidamente per non fare ai posteri questa bella ,sorpresa defoaudam.doli <ll'un ,mio poocaJto giovanile co.sì ghiotto, oosì saporoso! PoT,se ho avuto t:r,oppa paura dei pe ccati g iovanili oome se fosser,o meino scusabili d'i queilli della virilità, di quelli della vecchiezza. A'Vrei sparso il petrolio ,su quei ,poveri versi che pur riflettevano un raggio, una luce d'aurora e li avrei bruciati, li avrei sterminaJti ignomirniosameinte oome si fa coi formicai che divorano le ;r,osed,ei nostri verzieri. Cosi a.bbiamo fabto un po' tutti quando ,sorse am.che per noi la ooscieinza, Ull'aoo,scieinza,dico, letteraria. Ma, che oosa valeva tutto ciò che abbiamo ,fatto e scritto di poi ? Non meritava Mlch'e.sso il petrolio? MARINO MOREJTTI. BibliotecaGino B,anco_

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