Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930

FIORE, LA ROSA E LA BISOIA. A aprir la porta, il sole a<X?,ecava, .stordiva. Non c'era un alito <l'aria; il vibrìo delle dcale sostava sull:a piana come una ne,bbia .di polvere, che pareva lai crosta deilla terra a, còcere nel sole. Il riverbero della polvere sulla strada; òeserto che non ci poteva viver lllulla. Il caldlo saliva sotto i panni e s'ii'r;:i,diava nel corpo a on– date di luoe. A un fosso un uomo stupefatto nel -sonno : pareva un morto. Un muochio di cenci polverosi, un ciuffo di peli grigi dallo .spacco della camicia. E la paura di sentirsi uno dietro. E i campi. A venir giù pei campi aff.ocati, senza un albero, senza un'ombra, era come ,se il sole entra,sse lllelle os-sa, nel ca,po ; si camminava selllza vedere, da fos-soa fosso. Quaindo avvistò i quercioni d' Anterìgoli, la Rosa si mise a bramar l'ombra come un cane che ha sete, OOIIl la lingua fuori. Poi udì le voci degli uomini sotto la pioppeta, sul greto secco del rio. Parlavamo forte, avvic111·andosi;a volte invece li tro– vava ?iitti, ognun per ,sé, che si riguardavano l'uno dell'altro. - Rosa, un bicchier di vililo l'avete a gradire. - A digiU1I10 non posiso, mi fa maJe. - E allora mangiate un bocoone. La Rosa gua,rdò ill marito, ma lui no:n la vedeva, per,so m U!Ila discussione. Doveva aver bevuto; eran tutti un po' alticci; alla trebbiatura le opere che vallino dietro alla macchina mangiano e bevono quanto vogliono, di aia in aia, dai contaidmi. Nel piatto che le aveva!Ilo,passato, il caposquadra mise U!Il'ala di pàpero co!Il aittaccato un pezzo di petto. La carne era dur-a, ma le patate e il pane mtinto nell'unto erano appetitosi. E il Turchi ba– dava a riempirle il bicchiere .. Gli uomÌIIli avevano smesso di parlare, e stavano zitti a gUaI"– darl:a. Eraino cotti <lai sole, dalla fatica, dal vino; avevano mangiato più di quel che non comportasse la lor-o sobrietà aibituale; quella era l'ora ohe .si .stendevano a un'ombra, supini, OOIIl la testa sufi.fa– gotto della giacchetta, il cappello sugli occhi, e dormiva.no, duri come .sassi. Ma invece si trattenevano, asciugando le ntrumente un sorso di quel vmetto a..<,prignoe leggero che fa lllei tufi. . La Rosa era sposa di un aIDnoe la, recente maternità le aveva gio- lioteca Gino Bianco

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