Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930

• 0--------------------------,0 Casa Editrice.'FELICELE MONNl~R- FIRENZE ED·IZIONI DI "PÈGASO" COLLEZIONEDIRETTA-DA UGO OJETTI E PIETRO p ANCRAZI È uscito in questi giorni CORRADO ALVARO ' Gente • IO Aspromonte Un v°olume di pp. 256 - L. 12 Alvarb vive ora lontano dalla sua terra calabrese tra le cure, le faccende,· i rumori di una grande città. Ma basta, ecco, un mo– tivo, uno spunto da nulla perchè la fantasia, dalla vita d'oggi, c~rra I a quella di allora: rivede il paese, la marina, il monte, riconosçe la gente, rifà il quadro .... La rievocazione ch'egli fa del paese e dell'infanzia perduta, certo suppone una lontananza, µna vita e un dolore sofferti; ma questa sofferenza resta implicita nel racconto, ne è il segreto germe vitafe, non si scopre. La vita dura, il de– stino, la tristezza sono portati dal calabrese a denti stretti.... Le sue giovani donne innamorate, i suoi bambini, i pastori, i conta– dini, i girovaghi dei suoi raçconti fanno gesti, dicono parole e per sé e per lui. Se,iza tradirne la realtà, un che di simbolico emana da l~ro. Sono verità e poesia. E questa è battaglia vinta. Corrado Alvaro, dal limbo delle promesse •è salito a un tratto_ tra i primi scrittori italiani d'oggi. Gente in Aspromonte riassume un decen– nio di esperienze e di prove di questo scrittore. Sarà il libro della maturità e della fama. 0,---------------------------v ; liotecaGino Bianco Fondazione Alfred :i:ewul ~iblioteca Gino Bianco

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