Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930

716 A. Moravia più lulllga e più forte è stata la compressione dei sentimenti che le ha illlspirate, un talle rimpirunto della- ,p,resenza materna assaliva ad un tratto il ra;gazzo, che il rumore dei suoi singhiozzi e delle sue voci sommesse destava il Brambilla; « -ora non si potrà stare in pace 111eppure la 111otte )), gli gridava costui dall'oscurità; Girolamo atter– rito si raggomitolava sotto le coltri, tratteneva persino ill fiato, la paura gli faceva dimenticare il dolore, coll'animo pien0 di aunarezza e di co111fusione :fi111iva per addormentarsi. Ma questa attrazione che il ragazzo provava per il Brambilla non era senza Ulllardoote desiderio di meritare la -sUma del oom– messo, di entrare, come per esempio Joseph, nel novero dei suoi aunici. III disprezz.o che il Brambil]a ostentava per Girolamo pareva sopratutto fondato ,sopra una pretesa i111ettitudine o ingenuità del ragazzo: dimos,trargli di 11101Il essere inetto né ingenuo, d'essere in– vece capace di quelle stesse prodezze di cui si vaintava oontinua– mente il commesso, d'essere insomma Ullluomo né ,più IÌlémeno di Joseph, ed ecco .subito la stima acquistata, pensava ingenuamente il ragazzo, ecco l'rumicizia ottoouta. Ohe poi, qui lll'Onfosse que– stione di stima o di amicizia, ma soltanto di crudele passatempo, questo fatto tanto evidt-mte sfuggiva completamente al ragazzo che, a differenza del Brambilla e dell'austriaco, aideriva anima e corpo a questa amara commedia. Oo111vinto dunque di dovere smentire coi fatti i sarcasmi del compagno d~ stanza, Girolamo oercò a lu111go un'occasio111epropizia; quell'accenno alla ragazza inglese, quella f.rase: « se le dico che 1110:n è buo111-o a. nulla)), gli suggerirono all:fine l'idea che cercava: per ~meritare la stima e l'amicizia del Bram– billa, egli avrebbe sedotto la ragazzillla inglese. · S'er,a allora nel cuor delll'invemo, tutto pareva prestarsi a faci– litare questo suo disegno; prima di tutto il tempo : ora nevicava, ora pioveva, il cielo era sempre ooperto d'a un fitto coltro111e di nu– vole grige e basse, di oonseguenza ogni cura solare era impossibile e i malati dovevano resta.re ben chiusi 111elle'lloro stanze; i111 .se0ondo luogo la m01dredell a Polly, richiamata per affari in Inghilterra, era partita già da qualche giorno, ottenendo però dal primario del sa– natorio che, 111-onostante la sua assenza, Girolamo co111tillluasse ile sue visite presso la figliuola. Girolamo poteva dulllque portare a oompf mento il suo ,proposito con la sicurezza di non venire sooperto o disturbato. Questa decisione, se da un lato calmava quel suo bisogno d'i met-. tersi i111 buona luce presso il Brambilla, daJll'altro però lo riempi di un turbamento straordinario. NOil aveva mai toccato U111a dolllna, era la prima volta che ci pensava e, benché sapesse press'a poco-come doveva comportarsi, così grande era la sua timi,dità che dubitava di potere mai lllOnpure sedurre, ma persino os•ar guardare con occhi non indifferenti e normali la sua piccola amioa della prima classe. Bibliotec9 Gino Bianco

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