Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930

Inverno di malato 713 si trattava quasi -sempre di cameriere afferrate per i fioochi mentre ri faeevan o un letto, o di sartme portate a cena, poi al cinematografo e alfi.ne in qualche albergo, oppure più somplicemente di don[le fer– mate in strada e abbandolllate dopo due ore. Quel che illlvece certo no111 era vèro, era la bellezza di queste do111ne, la passione che i1Bram– billa sapeva 11oroinspirare, e il disprezzo col quale le trattava. ,Ma come s'è detto, Girolamo credeva tutto, la sua rummirazio111e per il oommesso cresceva sempre più, segretaJIDente gli mvidiava quelle fortune, il Br-ambilla era ormai per lui il tipo ideale al quale con og,ni ,sforzo egili doveva tendere a rassomigliare. Qualche volta, durante queste narrazioni, entrava Joseph, appena uscito dalla crumera delle operazioni, con le maniche rimboccate sopra le braccia nerborute, le mani sporche d'i gesso, e le forbici per taglirure gli apparecchi oll'topedici pendenti fuor della taisca del ca.mice; s'appoggiava allla ringhiera·del letto del Brambilla e stava lì dieci mmuti, un quarto d'ora, ,ascoltaindo, og,ni tanto ridacchiando, ,spesso aggiungendoci del suo. Anzi UJngiorno, ,poiché il BrMilibillia ebbe fi111ito, l'infermiere si voltò verso il ragazzo e disse : - E lei, signor Girolamo, quando ci racconterà le -sue avven– ture aimor-ose? Sarebbe ,stato molto facile ,per il ragazzo dire ila verità: « 1110n ho mai avuto ·alcuna avventura)), ma la vergog,na ,di rivelare una tale ,defi cienza, la paura -diessere canzonato da-1suo sarcastico com– pagno di stam.za, gli impedirono una sincerità che gli pareva diso– norevole, e gli inspirarono un atteggi,amento misterioso e reticente che poteva la-sciar supporre chissà quali sfrenati libertinaggi. - Le mie avventure? - rispose arrossendo e non senza una spede di civetteria, - non sono da raccontare Ilemie avventure. Il Brambilla appoggiato sopra il gomit o lo .g uardava fissamente : - Non faccia l'imbecillle, - proruppe alfi.ne con irritazione, - che avventure vuole avere avuto? ... giusto con la balia quando era in fasce ... , ma se è appena nato ... , ma mi faccia il piacere ... ; e poi con quella faccia lì ... , con quella faocia lì. - Perché ? - protestò debolmente, il ragazzo : - non crede che sia possibile che qualchedmn altro oltre lei rpossa avere delle avven– ture?. - Ohi glielo dice? - rispose l'altro: - per esempio, non du– bito che Joseph abbia a,vuto anche più avventure di me .... Non è vero, J-osep-h? ,glielo d1oo lei quel che ci vuole per certe malate, - e il Brambilla ammiccava all'infermiere che tra confuso e goffo ri– deva; - ma lei no ... , lei non è una persona seria come Joseph .... Quam.do lei con quella faccia lì dice che ha avuto delle avventure fa ridere a111che i polli ... ; dica lei, Joseph, che avventure può avere avuto un signor Girolamo ? L'infermiere che nonostante gli adesca.menti s'era fin'allora li- B1bliòtecaGino Bianc.o

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