Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930
Stampe dell' Ottocento : « Mi darete di più >> 681 sela; i sorrisi erano appena accennati o tenuti in freno, e gli in– chilili rispettosissimi, deferenti addirittura; i più grassi pativano alquanto a rimanere ,nello stile. Dopo la quadriglia di rito, segui– vano i quadretti dei lruncieri, una ,quaidriglia meno ufficiale e più ililtJiima,, finché un p18111ista intempestivo, divinan<l!o le segrete aspi– razioni di motlti, non attaccava una polchettina, che in segino di gioia produceva scandalo e oonfosione. Seguitava lo sgombero del salotto per permettere al1e coppie ,di ballare: << A un terzo piano!>>. Ma 1'1nquilirna del secondo ,era lì, coITTtentacome una pasqua; 1non era donna da lasciarsi a,bbattere per così ,pooo, lei, e la prima ad attaccare, buttando le gambe iITTmovimento. BaUava una polca ancora sconosciuta, che aveva imparato a Parigi, la polca russa, e ogini tanto faoeva dei passetti slacciandosi dal cavaliere e virall1- dogli una piroetta sotto il bra-ccio .c,onserio pericolo della crocchia. Le meda.illes du pape sopra la ooitlsolileparevano battute dalla gran– dirne. Poi si attaccava la maznrka, i cavalieri alzavano la gambina girando, come canirni alle cantonate, e finalmente il vwltzer, e il Bostorn. L'inquilina del sécondo piamo era la sola. a saperlo ballare all'usanza nuova, strisciando invece di saltare, tutti salterellav8111o anc-or~ oome ceci nello staccio, e lei poggiando il gomito sulla spalla del cavaliere vi abbandonava 1'a testa come lrunciandosi sulle onde per galleggiarvi destramente ai ritmi della 111uova dainza. Gli altri la guardavano cerc8111do di imitarla come potevano: Sirene) Espwna) sul Dan.ubio bleu .... L'assieme perdeva d'amido a vista dl'occhio 1 incominciavano ad· andarsene i personaggi più autorev,otli, i 111obili atteggiamenti cede– vano ad un contegno più s:i/ncero e cordiale, trionfava la voglia di rider-e .senza il misurino sulle la.bbra ; finché norn scappa.va fuori U'lll omino attempafo colla pelata ludda e completa come u111 uovo di struzzo, e la f8!0Cia,ro.ssa rossa da avviitlazzato, che si metteva a cantare con voce da sopr-a,no e con a.e.cento di esagerata mestizia : Addio del passato bei sogni ridenti, le rose del volto già sono pallenti. ... Solamente il sigrnor Alfredo itlon aveva ceduto di un'ugna dalle sue posiziorni; gua~dava di traverso commiserwndo l'omaccolo che vicino al piamo,forte si degradava co111 tanto gusto. E l'altr•o d'al– tronde 1110n cedeva dalle sue, e scoppiando in brio si dava a fol– leggi,are: Sempre libera degg'io trasvolar di gioia in gioia, perché ignoto al viver mio nulla passi del piacei;, Quell'omino colla faccia rossa e la testa lucida era il fiiilale di · tutte le serate; e seguitava eoi suoi failsetti e lazzi e trilli a ,gorgheg- ìbliotecaGino Bianco
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