Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930
Stampe dell'.OttQoento: << Mi darete di più» 675 E perché 1no? Le lacrime essendo la grandiissima moda, 3nche gli uomiJ.IlipiamgeV'runo, poverini ; prima si nascoodevano eppoi colavruno come viti tagliate. Vi ricordate ? -La sera della festa l'altra estate ? Parlar v'osai d'amor .... rideste tanto che dall'affanno di na-scosto ho pianto. -Meno male che c'era qualche donna che rideva. Piansi e giurai di nuHa in terra amare, -solo per voi mantenni il giuramento, se un dolore a voi possa sparmiare pegno dell'amor mlo lieto e contento. Beppe non partirà, prendo il suo posto ! Beppe vi condurrà sposa all'altare io lieto me ne vado ·a reggimento. Sposa le siate, amica sincera .... E:m uno dei cavalli <librutta.glia del sor' Alfredo, oome ilediceva bene lui quelle parole eroiche e disperate : ccBeppe non partirà, prendo il suo posto! ... >). Pareva che le ascoltatrici avessero il cuore dentro un maicirnirnoda caffè: «No! no!>> gridavano i loro occhi lucci– canti: «perché? È Alfredino bello, Alfredi!Ilo nostro che non deve partire, è lui che illOIIl deve piangere: 'f.ar pianger sì begli occhi è gram ipecca.to ' ; che cosa ce ne importa a noi di Beppe ? Di questo paillootto della malora ? Al diavolo dliecimila Beppe tutti in una volta! ' Sposa le si,ate.... aimica sincera .... '. No! No! Alfredlùno deve restar-e, sì, 1 lui solo, solannerutelui>>- E serenate. Serenate senza sperrunza di vedere la serenatata affacciarsi con U1I1 dito solo al finestrino più piccolo della casa; serenate oon tempi da lupi; tuoni, fulmini, vento, grandline e tempesta; le quali cose, anziché spengere la s31CI'a fiamma, ad altro non serviva,no che a farla aVV'ampare ma,ggiormente; non c'era a,ncora il carro volata dei pom– pieri. O sere!Il'atedi u!Iladolcezza paradisiaca in iplaieidenotti di ple– !Ililunio primaverile e d'estate. In questa tiepida notte incantata vola a te o bella la serenata. Dimmi perché la luna in mezzo al mare par che ci dica : amatevi di più. Dimmi perché ti sento sospirare ed il mio amor s'accresce sempre più. Vola, o serenata, la mia diletta è sola, e colla bella testa abbandonata posa tra le lenzuola .... Oh, serenata vola. BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy