Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930
674 A. Palazzeschi pi'ima di entrare nel salotto. La conversazione conti1I1uava mentre si suonava e cantava al pianoforte, ed era di fill grado più elevata : teatri ed arte, modiste e rdo1I11I1e di servizio; solo nei momenti culmi– nanti l'attenzione si collleEmtrava tutta ,sull'audizio111ee si otteneva il sillenzio; u1I1a ragazza prossima a diplomarsi. all'istituto musicale si produceva in uin pez.zodi bravura e di sudore. Per il resto erano suoni e canti dilettante&ehi senza pretesa d'arte; le fanciulle aJllac– ciando.si per la vita cantavano iin coro le romanze del momeinto, o una cantava e le altre rispo1I1devano ool ritornelllo; · 1e accdmpa– gnava, battendo il tempo colla testa, una vecchia maestra amica .di fatnigliia, che le istruiva e non ma/J.lcavamai. Se un tuo pietoso accento dovrò per sempre desiare invan .... Se m'è negato imprimerti ardente un bacio.... sulla bi-anca man. Come si tooevano a rispettosa distanza gl'innamorati dell'ottocento! Deh ! non fuggir, né mai a te non parlerò dei miei desir, reprimerò i miei pa]Jpiti Ma IIlon potevano nemmeno respirare quei disgraziati, t'asconderò le lacrime e i sospir. Ma un dl, se in cuor ti leggo, ti leggo quell'amor che speme a me rapt. .. Morrò quel giorno ah, credilo, peccato, proprio sul più bello ! morrò quel giorno ah, credilo, sarà l'estremo dei miei tristi dl. Con tutti quesiti ba.stoni fra le ruote viene fatto di domaindi: :trr.si oome abbiamo fatto a<llesserci, e in buon numero, noi del secolo dopo; è un vero miraoolo ; o forse.... la pigliavano larga i 111ostribabbi e nonni, ma ci arrivavruno lo stesso, che ve IIlepare? E 'in ooro l' «ideale>>. ,, Torna, torna caro ideale, come un temvo a sorridermi ancora. SopraJtutto l'attoozione dell'uditorio ,si ooncootrava nelle -situa– zioni più isootimeintalì; abba,ndoni crudeli, a:r:ÌsieSe1I1za pro_.ssibilità di un qualsiaSli.risoo1I1troconsolatore, rinunzie di quelle che facevano venire il eal'diop,ail.,ma. · M'hanno ,detto che Beppe <vasoldato e che l'han visto IJ)-ia!Ilger di nascosto. Far pianger ·s1 begli occhi è gran peccato. BibliotecaGino Bianco
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