Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930
L'abate Galiani e il marchese Oaracciolo Q47 Ma, anziché ,pensare a codesto viaggio a Lo111dra,che compi sol– twnto qualche aamo dopo, il Galiami, esausto, nelle fi.nanr,e e nelle forze fisiche, da;lle fatiche e dai piaceri parigiini, e a cui i medici avevamo prescritte le troppo costose acque di Barège nei Pirenei, vagheggiava già dli andare a compiere, nella ventura estate, la più economica cura delle acque di Ischia, e conseguentemente di chie– dere al Taruucci una licenza di sei mesi, che domam.dò ilil effetti il 24deicem'hre 1764 e ottein111e il 2 marzo 1765 1 ). Ciò, probabilmente, co,– 'ill11Jllicò al Carrucciolo in una sua lettera ,dispersa del gennaio 1765, che aicoompagnava a,ltresi il don:o dell' Astronomie del De Lalande, allora pubbHoata, e a cui il Oaracciolo rispose (?OSÌ (2 febbraio) : Mi è stata recata una vostra çarissima da una certa signora di cui non mi ricordo il nome, che viene qui a Londra per procurare una carica di tenente colonnello o almeno maggiore ad un uffiziale francese , suo amico; e ciò, per gratitudine, avendo ricevuto da colui beneficio , in certa occasione. Benissimo ! a maraviglia ! Ho veduto che è brutta e molto carica di rosso. Resta l'affare inteso .... Poco posso dirvi dei nostri divertimenti. Abbiamo una cattiva opera ed alcuni balli per soscrizione, dove si paga, i quali possono ben dare un'idea del giorno del Giudizio, dipinto in quel famoso quadro di Mi– _chelangiolo nella Cappella Sistina. Martedì si decise nella Camera dei Comuni la famosa questione del Warrant, o, meglio, non si decise nulla, essendo questa l'intenzione della corte. Il punto è questo : se i segretari di ,Stato, senza forma di processo, in certi casi possono fare arrestare un cittadino e far visitare le sue carte .. L'atto è illegale, e perciò, decidendo, non era possibile confermare l'abuso. Dall'altro canto, si crede necessario di lasciare una porta aperta ai ministri in certi estremi casi ; laonde, non deci– dendo, il ministro, çoperto dalla sola tolleranza ed esposto alla pena dell'infrazione della legge, non darà mai simil passo senza positiva necessità. Ecco tutto il mistero. Vi dirò ora una mia riflessione. Qui si vantano della loro eloquenza, dei grandi oratori, della loro. libertà. Difatti si disputò ,fino a sei ore della mattina. Però io ho osservato che, inanzi di cominciare la battaglia, ascoltai dire ed affermare da molti, e· dai due segretari. di ,Stato specialmente, che avrebbero vinto per qua– ranta voti, e realmente guadagnarono per trentanove; laonde il detto vaticinio mi fece a me dire agli stessi signori oratori che aveano tutti egualmente sprec_ato il .fiato, perché sarebbe accaduto né più né meno di quello che accadeva, se essi avessero cantati i salmi di Davide in quel tempo. Resto io indeciso sul governo : uno è poco, e molti sono troppi.. .. Alla qual lettera segue quest'0iltra dlel 26 febbraio dello stesso .amno; Non ho tempo, perché devo scrivere lungamente sopra coglionerie, la qual cosa è difficile, essendo molto facile dirne delle altre, o almeno delle platitudes. ') Ofr.-TANUOCI, Lettere cit., I, pp. 221 e 233. BibliotecaGino Bianco
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