Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930
646 F. Nicolini trattato ha molto dispiaciuto alla corte di T'orino, alla quale non piace vedere i francesi stabiliti in quel sito; e perciò hanno fatto vari tenta– tivi in questa· corte per disturbarl_o._ Ma _i minis~ri bri~tanni~i restano fermi nella massima di non volersi mgerire degh affari altrui .... Una volta costà mi avete parlato di commercio. Vi prego darmi qualche lume generale, considerando questi due p~nti: noi 1 ) siamo pic– cioli e gl'inglesi sono grandi; il nostro commercio è passivo e que:llo d'Inghilterra è attivo.... · Vi voglio dire una cosa degna di pervenire alla vostra conoscenza. In Londra le pietre si vendono a libra! Si può ben sorvolare ,sulla lettera del 30 ottobre 1764, 1I1ellaquale il Caraociolo, tra l'altro, torna a discorrere della querelle Guerchy– D'É,on e di due lettf're a,perte al druca .di Ohoiseul, che· il sooo1I1do aveva_ fatte pubblicare a Loodra, cootro il primo, dal suo amico Du Vergy. Per oo[ltrario, la successiva epistola del Oaracciollo del 6 deoembre 1764 merita d'essere trascritta quaisi per intero . .... Le vostre lettere mi riempiono l'animo e gli orecchi come le cose le quali si gustano saporitamente e che piacciono assai. ... Li scritti diffamanti dati fuori dal d'Eon e du Vergy sono veris– simi.... 'ruttavia non sono puniti. Le leggi permettono la libertà ed il libertinaggio di parlare e stampare ciò che piace, e l'essenziale della tanto decantata libertà brittannica consiste a darsi, reciprocamente ed impunemente, coram et palam, a voce e per iscritto, del baron f .... Mi avete fatto ridere dadovero ( col dire) che i francesi, per disbri– garsi, hanno fretta di fallire: Sappiate che un fallimento non sarebbe cosi nocivo in ;Francia come altrove. I francesi vivono alla giornata: dies diei eructat verbum. Per conseguenza, dopo di esser fallito, si ri– mane libero dai debiti: onde tutti correrebbero a portare di nuovo i lor.o danari, veggendo i fondi sciolti dalle antiche ipoteche. Non ridete! Considerate l'indole dei francesi, i quali non pensano mai al futuro né al passato, e vivono solamente occupati del presente; e forse mi darete ragione. Orsù ! io non ho più pazienza. Vi parlo _seriamente. È una vergogna massima che voi non vogliate fare un giro in questo paese. Venite! non avete da spendere un callo 2 ). Venite a casa mia. Non vi mancherà, nulla e non avrete soggezione alcuna. Ve lo dico adesso, acciò 'possiate scrivere a Napoli. La risposta verrà a febbraro, e voi verrete a marzo. Oomedie opere, balli, il Parlamento e la nuovll, verdura alle campagne. Scrivet; e venite! Vi fàrò ridere e divertire. Faremo il giro assieme delle cose più belle delle provincie : le università, i casini, i letterati i politici le p .... Meschiaremo il sacro al profano. Infine faremo una b]J.O~aoglia ... '. 3). 1) Il Regno di Napoli. 2 ) Il « callo ii (« cavaµo ii) era la più piccola moneta ideale napoletana • 3 ) L'oUa podrida, il f.!lmosominestrone spagnuolo, che piaceva· tanto a Sancio Panza e che ancora nel secolo decimottavo era molto usato nella cucina napole– tana, nella quale oggi è stato sostituito dall'affine cc minestra maritata ii. BibliotecaGino Bianco
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