Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930

L'abate Galiarti e il marchese Oaraooiolo 645 epMemia che allora l'affliggevano 1 ), ai gr3Jlli che gli «eccellentis– simi eletti della Città>> (cioè l'amministrazione oomulllale) avevano oommessi in tutta Europa e agli inizi d'una .strepitosa lite ohe per codesti benedetti gr3Jlli doverono subire inn3Jllzi al re dli Sp0igna, chiamato arbitl'o, e che terminò, dopo sette 3JIIDi di discussioni, con la loro c13JIIlol 'o.sa soonfitta 2 ). Ditemi se sapete qualche cosa della patria, di quell'arca di Noè, dove sono tutte sorte di bestie e poca onesta gente. Qui vengono lettere a motivo dei grani che non vogliono ricevere, ed i ricevuti non vogliono pagare, le quali mi ,riempiono di mortificazione e di umiliazione. Pèrdono a Napoli il credito e la riputazione con tutte le piazze forestiere, e poi saranno costretti a cavar fu<:Jri i danari, perché gl'inglesi si fanno pagare. In questo paese una causa di commercio è una causa di naz;i.one. - È vero che il grano, con gli ardori di quel clima, ha potuto patire; ma perché lo hanno chiesto e commesso nel mese di marzo ? Dipoi lo riten- . gono a bordo senza sbarcarlo; nel porto, dove no.n vi è soffio d'aria, hanno lasciato un bastimento cinque settimane; e poi si lagnano averlo trovato puzzolente.... In ogni modo, io sto al coperto.... - Io ti co- . nosco - dicea il c.... all'ortica; e perciò non mi sono voluto imbro– gliare coi signori eccellentissimi della Città; anzi, senza l'ordine reale per l'organo dei segretari di Stato, replicato tre volte,- gli avrei man– dati a far scrivere .... Assai grazioso il p'l'incipio della lettera dell'8 settembre 1764: Abbiamo qui un bel tempo, e sono di già quindici giorni che il sole, ristabilito di sanità, si -mostra, come altrove, con l'usata pompa dei su.oi raggi. Per lo che la città è deserta, essendosi tutti portati alla campagna, onde, in mezzo ad ottocento,mila anime, stiamo soli ridotti ciascuno a casa sua o pure obbligati ad un barbaro quadriglio a casa dell'ambasciatore imperiale e del mi:gistro d'Olanda. Ecco la gran so– cietà da voi decantata! Non la volete intendere che gl'inglesi per na– tura non sono sociabili? Un inglese va a ritrovare un altro inglese, · uomo o donna che sia, pef passeggiare, ballare, cantare, giocare, far l'amore, per affari, ma giammai per parlare. Questo piacere o questo bisogno non cade nella testa dei brittanni. Caro abate, le vostre argute e graziose istoriette sarebbero perdute a Londra .... Né bràni di qualohe illlteresse mamcano nell'altra' del 21 set– tembre 1764: Ho veduto il trattato della Serenissima di Genova con Sua Maestà cristianissima. Mi pare che la Corsica finora era metà della Repubblica e metà d~i ribelli: d'ora innanzi sarà dei francesi e dei ribelli 3 ). Questo 1) Su, quella carestia ed epidemia c'è tutta una letteratura, indicata in TA– NUCOI, Lettere cit., I, pp. _114,147 e passim. 2) ·Ofr. TANUOCI, Lettere cit., I, pp. 130-31in nota. 3) Cfr. TANuoor, Lettere cit., I, p. 106. Biblioteca Gino Bianco

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