Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930

L'abate Galiani e il marchese Oarac.ci,olo 643 e, di quando :un quando, di inattesi ed efficacissimi motti .prover– biali, riesce, qual era l'uomo, divertentissimo. La prima lettera di lui ,serbata tra le carte ,galirunée è quella londinese del 10 maggio 1764. Tutto il mondo diplomatico europeo era messo a rumore da una scenata violentissima accaduta nel– l'ambasciata francese ,a Lolildlra tria l'rumbasciatore titolare colilte dli Guerchy e il famrigerato cavalier d'l!]on, allora in abito maschile, e che, pur IIlon cela1I1do,oome in altre ciroostanze, il suo vero sesso, nasoondev,a la sua vera qualità, che non era, oome ·dicevano le ap– parooze e tutti credevamo, quella di fuoruscito francese, a1I1z,i l'altra d'iinviato segreto di Lui,gi XV e non men segreto sorvegliante del– l'ambasciatore (che, avvedutosi finalmente della cosa, provvide, nel 1767, a dimettersi). Il D'É)o:p, dunque, dlopo d'avere detto al · Guercl!.y un saroo e una sporta d'i1I1solooze, aveva filllito col porgili, nella sede stessa dell'ambasciata, le mani addosso 1 ). Poteva il corpo dipl,OIJllil,tico1o1Ildinese restare i,nerte di fooote a codesta vio– lazione del diritto delle genti? [Pertanto], - scrive il Caracciolo, - nell'areopago diplomatico final– mente è stato conchiuso, male et bene, una memoria da presentarsi il giorno 17.... a mylord Hallifax .... È debole, molle, snervata, elumbis atque fracta: però non vi è stato rimedio. Vi eran molti del corpo ~ quali faceailo la cacca ne' calzoni, ed importava molto a fargli convenir tutti. Quella parola « tutti » deve e può far molto. Finalmente gli ab– biamo obbligati (gl'inglesi) a darci una risposta, in cui resterà deciso se vogliono o non vogliono a casa loro il diritto delle genti. Perdio! hanno da inghiottire questa pillola. Malgrado la filosofia di cui si fanno onore gl'inglesi, il fondo della nazione è teutonico, e perciò ci vogliono delle martellate sopra la testa per fargli venire alla ragione. Quindi è che per natura sono nemici dell'ospitalità, nemicissimi della gente stra– nie~a; e 1 se talvolta fanno altrui civiltà, la fanno con quella grazia che suol ballare l'orso; e, generalmente, tutte !'eleganze di questa nazione sono nel gusto delle pitture cinesi. · ,Preso per tal modlo l'aire, il Oaracciolo dimentica del tutto il D' }!]on e ,s'ingolfa .a disoorrere dei costumi britaruiici. Sono stato, - egli continua, - a Newmarket alla corsa de' cavalli. Ivi mi son divertito a riflettere sopra i capricci degli uomini ed in par– ticolare al carattere nazionale degli inglesi· di ridurre fino alle loro fol– lie ed alle loro passioni in sistema e di trattare queste cose seriamente. Ho veduti i più gran signori vestiti a guisa di palafrenieri, ciascuno fa– cendosi onore rassomigliare a quella classe di persone, e tutti confusa– mente, d'ogni grado e condizione, parlare, disputare e consultare gra- 1) Per maggiori ragguagli cfr. TANU001, Lettere a Ferdinando GaZiam, ediz. NIOOLINI (Bari, Laterza, 1914), I, pp. 8~, 1ll, 112, 136, 165. ibl~otecaGino Bianco

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