Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930
734 A. Moravia ma quanta bontà c'è nel suo riso>>,.si avrà nn'idea press'a poco esa,tta, del personaggio. Al rumore che fece la porta aprendosi, Girolamo, che intento a c,acciare i rottami della -cena sotto il letto, stava proteso fuor del~e coltri con tutto il torso, e coi capelli pendenti quasi toccava il pa– vimento1 si rizzò con vivacità, e pur ,guardando fissamente il pro– fessore che .seguìto da Joseph e dall'assistoote si avvicinava coo len– tezza, e si sarebbe detto quasi con circospezione, rimise a posto le coltri, e, come poteva, si ravviò i capeilli. Il cuore gli batteva, dal- 1' amsietà il respiro gli -mancava. P,oi si ricol'dò della ragione di que– sto suo sgomento e come per incanto si oalmò; « ora dirà che miri– manda a casa)), pensò strÌIIlgend!oi denti per superare il malessere che l'opprimeva; « che ho fatto una cosa orribile ... ; .sono pronto a obbedire, a subire qualsiasi pUIIlizioné, purché faccia presto ... , purché faccia presto>>. Avrebbe voluto grida~o al professore: « presto ... , faccia presto>>; invece seppe trattenersi, e rosso in volto guardò venire il chirurgo e i suoi due compagni. Come se avesse voluto contraddire apposta quel desiderio di Gi– rollamo, il professore noo pareva invece avere alcuna fretta. Si av– vicinò, a due ,passi dal letto si fermò e scosse la testa in ,modo iro- . nico, vedendo, là, sul pavimento, i piatti -rotti e il vassoio; rpoi guar– dando il ragazzo : - Ne ho sentite delle belle sul oonrto suo. Girolamo impallidì ; « ci siamo)), pensò ; dal1la sofferenza avrebbe voluto gridare. - l\fa se debbo andarunene, - gi}iriuscì alfi.ne di proferire con voce tremante, - la prego, signor pr-ofessore, di f•armi partire il più pres,to possibile .... Il medico lo guardò : - Andarsene ?... Chi le ha detto che deve andarsene? Una ,specie dli densa nebbia avvolgeva ormai gli occhi di· Giro– lamo: ~ _:_ Ma a causa di quelllo che ho fatto, - balbettò amcora, - l•a Polly .... al primo piano .... Il professore capì finalmente. - Ah .... è per questo! - esclamò con freddezza, avvicmandosi al letto e facendo segno agli altri'due di .seguir1o; - ma in tal caso ragazzo mio, lei si sbaglia.... La condotta dei malati non ci ri: guarda ... , non è u na casa di correzione, questa, ma una clÌIIlioo .... Noi ci occupia.mo deil suo oorpo, noo della sua am.ima, soltanto del imo corpo, anzi di una parte del suo corpo .... Ho già dato ordme che non la si faccia più scendere a pianterreno, ecco tutto .... e m quanto all'andarsene, lei ,se ne andrà quaindo noi giudicheremo che sarà ne– cessario .... - Si voltò verso l'infe11miere e con un gesto :' - Mi tiri via queste coperte, - ordinò. BibliotecaGino Bianco
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