Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930

726 À.. 1l1oravia - Perché? - domandò Girolamo già preso, di fr,rnnte a questa freddezza dell'infernniere, da un malessere pirofondo, - forse 11;:i, si– gnorina Polly sta pooo bene ? - La siO'nori!l1aPolly ha delirato tutta la notte, - rispose l'in- ~ . f.ermiere sempre con la stessa rigidità, - e ora sta meglio .... ma lei sigmor Girolamo nom.potrà andarci né oggi né nei gior111i 1prossimi..., mai più. . .. « Hàrnno scoperto ogni cosa)), pensò il ragazzo ; il respiro g1li mam.cò ,sentì ad un tratto um.gran freddo alle tempie e si abbandonò sui cuscini come chi sta per svem.ire. L'infermiere intanto s'era ~hi– nato e legava il bauletto deil Brambilla, là presso la p,orta; il com– me~o, già tutto vestito, ool cruppello in testa e iJl-soprabito addosso, .sorvegliav,a quest'operazione, serio e a,ccigliato. - P,erché mai più? - domandò al:fine il ragazzo oon Uina vooe-esile. - Òr:dim.edel sig,nor professore 1 - disse l' austria.co levwndosi tutto r,osso in volto per lo sforzo compiuto; - il sigmòr professore ha avuto stamane um.lungo colloquio oolla madre della signorim.a Polily, la qual<:'è arriva.ta stanotte, poi mi ha chiamato e mi ha detto : - J·oseph, 1per nessuna ragiom.e d'ora im.poi, nè il sig,nor Girolamo nè gli altri malati p,o,tranno muoversi dalle loro stanze. - E m.onle ha detto perché? - insisté Girolamo che questa mam.– ,canza, di oordialità da 'Parte dell'infermiere addirittura atterriva, - nom.ha detto altro ? · L'infermiere aveva una faccia disgustata e severa: - Lei, signor Girolamo, lè ragioni le sa meglio di me .... Allora perché far tante domamde ? Il BrambiUa che aveva finirto di esa;mim.are quel suo bauletto, si avvicinò: - E così oos' è su-c.oesso? - domandò. - If sigmor Gir,olamo ne ha fatto ancora um.a dielle sue ? \ - Ma sì, - disse l'austriaco con un viso O$Curo; - e poi, si sa, chi ne risente le conseguenze siamo noi del s•ervizio,...' Oome se si potesse sapere c,osa fanno tra di loro i malati nelile loro stanze. Immobile, ·il ragazzo guardava com. quei subi occhi brillanti i due uomim.i, le guance gli ardevano, dalla sofferenza avrebbe voluto grMare ; «ora)), pensava, « H Brambilla domainderà i particolari e mi canzom.erà oome ill solito)). Non voleva confessar:selo, ma in verità quel che ,sopratutto desiderava in quel momem.to , era che il commesso gli buttasse i:n facda quei suoi s,oliti s 1 arcasmi gross•olani; Uilla tale • speci€ di inter•esse gli pareva mille volte preferibile a questo freddo riseribo; trepidainte, aspett.av ·a una frase, come per esempio, « ah lei seduce le bambime )), che gli avrebbe permesso, modesto satelilite, di rientrare sia pure di •soppiatto, in que!F.orbita superba. _ Fu invece deluso. - Sempre così, - proferì sprezzante il Bra,m– bllla che m.onpareva voler sapere più di quel che già era stato detto, BibliotecaGino Bianco

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