Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930

722 A. Moravia, L'urtare che fece il IJetto contro lo stipite della, porta della sua st8illza lo destò da queste amare rifiessiorhi. Alzò gl~ occhi e vide, là nella oàmeretta, il posto vuoto che stava per rioccupare il suo letto, la lampada aocesa, e il Bra,mbilla che seduto fuor delle ooltri lo guardava venire oolla faccia di chi ha da annulllziare una ,gr,ande notizia. « So già tutto)), .avrebbe v-oluto gridargli Girolamo, e poi avrebbe voluto mettere la testa sotto ·1e lenzuola e ,piangere o dor– mire, ma sopratutto non udire, IIlOIIl vedere più nullla; invece per uno scrupolo di digmità si rassegnò a far l•aparte dell'ignorante. - E così, - disse il BrnmbiUa, appooa la porta -si fu chiusa, coo un_afaccia che pur lllella contentezza serbava tutta la sua bruta- lità, - la sa la canzone: · Saluti, salutissimi, lontano me ne andrò, e mai più ritornerò. Sarebbe a dire ? - domaindò Girolamo . . - Questo vorrebbe dire, __: rispose il commesso viaggiatore, - che parto .... me [l,evado .... che ill professore mi ha visitato e mi ha trovato guarito. . - Ah benissimo, - j,ncominciò Girolamo che credeva di dover co111gratularsi; ma venne interrotto dal Bra;mbilla : - L'avevo sempre ~d'ettoio, _:_ c-ori.tinuava costui, - che era una oosa ·dia nuUa la mia .... e ora me 111e vaido, caro il mio signor Giro– lMllo, tra una settimana sono a Milwno.... e voglio esser dannato se due giorni dopo non sono già a cena al Cova con qualche bella don111ina. - Sì.. .. ma nei primi tempi, insi,stette GiroilaJmo oon U111a piru– denza e U!ll altruismo pieni di buona volo!lltà, - bisognèrà che lei .stia attento .... - Perché attento-?, ima mi faiccia il piaicere .... attento a che oosa? ... Il professore mi ha detto che p-osso fare tutto quel che , v;oglio.... e poi starei prop•rio a ,segudre i suoi oonsigli. .. ; pensi a guarire se stesso prima di dare consigli agli altri. ... belila questa!. ... Uno che è malato e che vuol oonsigliare chi ha saputo guarire sul da farsi e np111 farsi. Il Brambilla parlava. Mortific-ato Girolamo lo gua11dava e pen– sava e-on amarezza che quelil'inferiorità sua di fronte al commesso si rinnovava una volta di più ,sotto altre forme; prima era la questione dell e espe rienze ,amorose, ora quella della .malattia; se prima sarebbe for.se bastata la seduzione della piccola inglese a dar– gli quella -sti ma tant o agog,nata, ora questo scopo no111 sarebbe staJto raggi~nto che ridiventando sano. E così evidente era il disprezzo BibliotecaGino Bianco

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