Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930

580 M. Praz case di Z:a,anda.m. i[l Olamda. Sopra la lunga targa del negozio, Frwvt Importers and Potato .Merchants) s'alza una figura di moro dalla camicia :vossa, con ullla gr,ossa rolllcola in mamo: mostra id.enti nel largo s•orri,so. In giallo, sul fondo marrone dello zoccolo, s1 legge : Fyffes) West India Bananas. Credo che quella casa farebbe la gfoia di Longane~i. Più illl là, nella stessa straida, ci son due alber– ghi, il Dolp,hillle lo Star, con facciwte bianche dell':poca della Re~– geinza; il primo sfoggia le armi d'llllghilterra sc,ol,p1tee colorate, 11 secondo uno st,ellone d'oro. Ulll cinematografo color isabella, i111 istìle moresoo, sta a fianc~)di una: banca baroocheggiante le cui due torrette, ,i,imili alle antiche oreochie del Pamtheoo, civetta/Ilo oon le due cu,poletite arabe del cinematografo. Il Crown Hotel ha fregi laocati di :vosso sul fondo crema, g,el'.ani rosa a tutte le finestre e fin sulla strruda. Help Y 01.tthto serve) send your help to University College) dice oo affisso di tenore, come ,si vede, piuttosto aimeriCaJno, che rappreseinta la figura d'umo studente ÌJI1 toga contro uno scena– rio di case in costruzione e un cielo rng,ombro d'U111 dli.rigibile ver– digno. Sotto l'affi,sso c'è un negozio di mobili usati. Sul portichetto . d'una chiesa si legge urn altro ca,rtellone.: i 500 11rgently required to save this beautiful citpòla from falling: vi è rozzamoote raffigu– rata nna 1torretta oon orologio. Ma evidentemente le cinqueoento ' sterline non son venute, perché la beautif'ul cupola si è stancata di ~ormo111tare il portichetto: non c'è più. Mr. Tara.melli's Gents Saloon, in urna casa diiprnta di rosso al pianterreno, cerca di atti– ;rar~ i clienti con u111'insegma gialla e nera e urn bastone di barbiere tricolore .... High Street, Southampton, ha l'aria d'un bazar, co111 le case sporgenti e rientranti come una dentatura irregolare; il viavai è disordinato e promiscuo, degno d'una latitudine più me– ridionale. L'Illlghìlterra vera e propria, diresti, è finita coi pa,rchi a nord di Bar Gate. Passata l'antica porta, se scendi verso God's House, .seinti che 1~ Norma,ndia è a due passi, dli là da quel braccio di mare r.h~ traverseremo stanotte. Allora, ci si potrebbe attendere ulll'aria d'Inghilterra in certi .aspetti del Havre. E illlvece Le Havre col suo municipio e i· suoi bou.levards ti avverte che sei alle •ponte di Parigi. Nel giardino del . Club ,des Régate.s di Sainte-Adresse c'è U!Il odo:r penetrante, sel– mg,gio, di ,sambuoo~ un odlore di verde, di succhio. Dalla terrazza del club s,ono stato per alcune ore 00n un amko a guairdare le oorse di yachts. Il fracasso dei ferri delle tendle mobili ,tra gil'interoolulllni dava la misura della forza del veinto, un vent à démater) oome di– ceva alcuno degli ,sp,ettatori intorno. Di là dei .gerani della terrazza vedevo le vele bianche a squadrollli, a ooppie, ,descrivere larghi giri nel mare celeste chiaro pagliettato di sole. A momenti, i fiocchi dei grossi yachts trasparivam,o oome ali di farfal:Ia oont:ro il ,sole la, randa ,rinìanem.doin ombra. Ae,compaglllavocogli occhi le vele birun- . ' BibliotecaGino Bianco

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