Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930
562 0. Alvaro ti aiuta. Mi mamdi la metà di quello che .guadagm.i e il resto te lo ,spendi per te. Io ci aggiungo il resto, e mettiamo insieme quello che ci vuole per mantenere Benedetto. A questa gente dobbiamo fare un dispetto che se lo ricordino per tutta la vita. Poi viene Benedetto vestito da p,rete, e gli devono fare l'inchino. Crepate, miserabili; zitti, prepotenti. Largo. Oaloolo che verso i trel!-ta– quattr'amni sarai 1libero di spoisa['ti. Va booe? Ma ililtwnto sta attento alle do1I1ne.Non ti invischfa,re, non t'innamorare, altri– menti siaano perduti. - Antonello non ebhe nulla da osservaire. Scosse il capo dicendo di sì e di sì, non -capiva bene quello che prometteva, ma gli venivano le lag.rime agli oochi pensando di trovarsi ormai grande e utile, .. buono per lavorare; si sentì di collpo pari a suo pa,dre, e tutti intorno gli ebibero riguardi come a UII1 condann.ruto. Nel suo cuore sorse un .sentimento 1paterno verso quel raigazzo. Fuori, quando si trovò a lavorare tirando una carretta di terriccio alla costruzione di una strada, si ricordava di suo fratello, come circondato da una luce misteriosa, e scriveva rac– comamdando che parlasse davvero bene italiano se voleva diven– tare un buon predicatore. Questa cosa evidentemeinte lo preoccu– pava, e pareva che ,non pensasse ad) altro, amche quando fu chia– ;ma;toper sold<ato e visse nelle città. Poi trovò alitro lavo~o, in un paese più lontano, e si rfoo:rdava, dopo un visita a casa, di aver veduto Benedetto già grande, che si preparava a partire per il seminario; che i fratelli mutoli già gli baciiavano 10; mano per mo– strare che lo riveriviano; che egli non si· poteva muovere per la stanzuccia che essi, dovunque fossero seduti, si levavam.~ per fargli posto; che certe volte, mentre 1Inoridevano · U!ll frutto si ricordavalllo che c'era lui e •gliel'offrivano staccallldoseilo dalla bocca, ool segno dei d~nti impresso nella dolce polpa. X. Era come una scommessa. Quando ·Benedetto tornava a cas~ nei mesi dell'estate, infagottato nel suo v,es,titililo nero da prete, gli stava intorno la gente a doman,dargli per sperimentarlo se sa– pesse: Egli parlava •calmo e pacato, coll tono d'ulll adulto, e diceva cose più grandi di lui. Il padre era come ubbriaco e voleva che parlasse sempre, e dicesse tutto queUo che sapeva. Il fatto che il fiì.gliolosi avviasse al sacerdlozio, gli dava diritto a fare delle visite di dovere ,quando iil :figliolo arrivava o ripartiva. Allora egli en– trava 1I1ellecaJse dei ,Mezzatesta; e dfoeva semplicemente : - .Siamo venuti a farvi una visita. Lui è arrivruto. - Allora quelli, donne e uomini, squadravano il ragawo da capo a piedi, gli osservava,no la fronte se era alta o bassa, e come parlava, e se aveva un difetto Biblioteca Gino Bianco
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