Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930

520 G. Doria corn;,neroio del 30 giug!Ilo 1837. Il (llome del protagonista non è an– cora 1I1oto,e si parla sempre di un amonimo «pirata>> : Abbiamo veduto una, lettera arrivata da Montevideo che dà alcune notizie del pirata che tanto ha fatto parlare ultimamente. Il giorno 28 maggio si ancorò a Maldonado una imbarcazione con patente di corso rilasciata dal maggiore Lima, e con la bandiera d~lla cosiddetta repubblica di Piratiny. La nave pil'ata, che si suppone sia lo schooner Luisa di Itaguahy, catturato dalla lancia Mazzini, come dicemmo in altro numero ùi questo giornale, voleva sbarcare 5 neg~i, dichiarandoli liberi. Il rappresentante del Brasile a Montevideo reclamò dal governo della Repubblica Orientale che fossero dati gli ordini opportuni per la cattura dell'imbarcazione, i quali ordini, sfortunatamente, arrivarono poco dopo la sua partenza. Qi1indi il detto rappresentante comandò che salpasse per Maldonado il brigantino nazionale Irnperial Pedro per fare prigioniera l'imbarcazione in parola, ma il vento contrario ritardò il suo arrivo, e rimase frustrato il secondo tentativo di cattu– ra1·e il pirata. WWWrit~-:i.: Superate le dolorose vicende di Gualeguay, ove ebbe a soppor– tare la ferocia del rosista Millan, il «pirata>> fece ritorno a Pka– ti111y, e mentre Rossetti vi rimaneva a dirigere ill giornale O povo (Il popolo), egli proseguì per inco111trarsi coo Bento Go111çalves, l'aniimoso capo della rivoluzio111,e riograndense. Il quale, siccome Garibaldi ce lo descrive, « era il tipo del guerriero brillante e ma– gnanimo e lo era ancora vicilllo ai sessaint'allllli, quam.òJ'io 110 co– nobbi. Alto della statura e svelto, ei cavalca.va un focoso destriero colla facilità e la destrezza d'un gio vame ,c,ònt erraneo suo; e si sa che i riogram.doosi contam.o tra i primi cavalieri del mo111do.Valo– rosissimo della persona, egli avrebbe combattuto in singolar tenzone e vinto forse quaJlunque. altro cavaliere)) 1 ). La meraviglia di Ga– ribaldi per le prodezze fisiche di Booto Gonçalves sarebbe stata mi!Ilore se egli, ainzi che fidarsi alle apparenze, si fosse informato della dlata di 111ascitàdel generale; essendo la quale il 23 settem– bre 1788, l'eroe riograndense era, - qt1ando Garibaldi lo oooohbe, - non già sessam.toone, ma aippena alila vigilia ,di compiere 50 amni. Con i due landoni Repubblicano e Rio Pardo 2 ), e coo l'ausilio del nordamericano J oh111Grigg.s, Garibaldi riprese la guerra di corso p,er oooto della repubblica, e IIlelllevarie redazioni dlelle Me– morie si accenna appena alla caittnra di una nave imperiaJle alla foce del Oa.m:aquà. PossiMno aggiungere che la cattura avvenne 1 ) Cosi nella edizione definitiva. Nella redazione DuM.As, Garibaldi chiama Bento « vero cavaliere errante del ciclo di Carlomagno, fratello di Oliviero e di Orlando». 2 ) Secondo il V ARZEA i due lancioni si sarebbero chiamati Indipendente e Rio Pardo. BibliotecaGino Bianco

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