Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930

318 A. Momigliano UIIl altro seg,no d'incertezm è dato dai pochii. oasi 1 ) in cui il ·M,a,nzoni laseiò all'artista la scelta fm due vignette. Esempio: (Lucia 1I1ella c3Jsa del ,s,a;rrto) - «Benvenuta, ben venuta!». Ovvero:· « Ma è però UIIlia gtran oo,sa d',aver ricevrurto un 1miN1J0olo ! >> 2 ). II Gonin si fei-mò al priimo tema : e ver3Jmente sarebbe smto troppo dli:fficfiledisegnare U1I1a scena espressiva colil quell'altra frase del ,sarto. U1I1'altra volta ill Goni111 fuse insieme i due soggetti, quando il Manzoni ricavò dalla visita di Renzo ad un amico insalvatichito dall,a, solitudine !',istruzione : « Cedé poi il matterelllo a Renzo .... ovvero : Tornò con un ,secchiello>> 3 ). Il piano è steso cOIIll'evidente intenzione di fare una giusta parte a ciascuno dei motivi dominamti dei singoili capitoli. Ma ra– gi01I1i di opportill1rnità,- l'edizione usicivia,a,dispense, - impedirono che il Ma;nzolilisi lasciasse guidare solo da criteri artistici: È ma- 111ifestala- cura di evitar che le vignette ,srcarseggi1110 nei eapitoli di caraJttere p,revalenteme111te ,storico e riflessivo, ricavando il tema per un'illustrazi0111e da una frase che, isolata dal contesto, può as– SU!IIlere un'apparen2Ja immaiginosa 4 ), o rip,rod1Ucendo• ritratti di per– sonaggi e diseg,ni di edifici 3 ). D'altra parte, nei capitoli più pitto- . resehi e più mobili i ,temi er31110 così .sovrabbond3Jilti che il Manzoni, per IIlonrompere ll'equilibrio delle dispense e perché talvolta i motivi di vignette si ,sarebbero dovuti susseguire 3111Che alla sola distanza di una linea, si vide oosrtretto a surificare parecchi soggetti deg,ni di una grande matita. Su questo punto il dlisoorso potrebbe essere molto lU1I1go.Mi li– mi•to a qualche rapida oss•ervazione. Il capitolo 8, quello del matrimolilio per sorpresa, è foltissimo di scene disparate, di p,oosaggi, di maochiette, e la quindicina di temi prescelti daJl ManzOlllÌ è poca cosa in c01I1frontocon la ricchezza fa.ntastioo di quelle pagine. Parecchi dei motivi pittoreschi che sappi/l,Illo a memoria, s01110 trascurati: quel chiaro di luna sulla chiesa e sulla piazza erbosa; i contadilili che al suo1110 della cam– pana balzano ,a sedere sul let,to o. tendon l'orecchio dal :fienille; To– nio, Gerv3Jso, Renzo, Lucia, che escono a precipizio dalla casa di don Abbondio, mentre arriv·3111o, l'u111a dietro l'altra, Ag,nese e Per- 1 J 9 su 403 vignette. 2) Vignetta 252, foglio 29; cfr. l'illustrazione a p. 459. a) Vignetta 353, foglio 41•; cfr. l'illustrazione a p. 645. 4 ) Esempio, la frase « pubblica un bando,,; nel cap. I, a proposito dell-a prima grida contro i bravi (foglio 1; cfr. l'illustrazione a p. 13). Per la vignetta 13, che il Manzoni intitola Processione di confratelli, ricava il tema da1 passo in cui di– scorre della tendenza degli italiani del Seicento a collegarsi in classi (fogHo 2; cfr. l'illustrazione a p. 22). 5) Cfr., per esempio, i capp. 22 e 'Zl, scarsissimi di partiti pittoreschi. BibliotecaGino Bianco

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