Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930
316 A. Momìgliano Le lettere finora conosciute sono in parte posteriori itn parte con– tèmporam.ee ,ai fogli donati a Teresa, e co111tengo1110 osservazioni, oonsure garb aite, co111isigli che si poss01110 mettere facilmente itn rela– z.ione con i motivi del manoscritto. Oltre quelile che il lettore può desumere da· ullla semplice lettura di quella parte dell'epistolario, due cose importa rilevare : un dato che sembrerebbe riferirsi alla cronologia delle istruzioni, e oo passo che si presta a qualche con– siderazione suil.valore dei disegni del Gonilll. In una lettera del 3 marzo 1842 il Manzoni scrive : « Io lavoro a prepararti lavoro, e spero che, per la fine del mese, avrò una ventÌIIla di soggetti da darti>> 1 ). Li per li si direbbe che il M-am.zoni stesse ancora lavorrundo al suo piano ; ma questo sembra difficile se ,si rpensa che m una lettera deil 10 febbraio 1840 2 ) il Gonilll parla del in,umero oomplessiivo delle vignette, 400, co me di oosa giià fìis– sait!l, : e le vignette del piano del M01nzo111i sol1 lio ,precisrumem.te, 403. Par.l'ebbe dunque che ill m0inoscritto'. che .sto es ·am inam.do fosse s tato steso fra il 1839 3 ) e il pirÌIIlcipiodel 1840. ·Da f raJse cit-ata del Mam.– zollli potrebbe sigini:ficare che egli aiutrusse oostam.temoote il Goiruim. con ialtri a:nezzioltre quelli delle bre"9'issimeistruzioni, cioè cercan– dogli documooti per dlaire ,un colorito tStorico rulle viginette; o, più probabilmente, che egli si prop0111eva di ,sottoip01r,gli ,le prove che egli voohna :sorvegli-rundo.Frasi di questo gooere si ritr,ov3Jlllo1I1el– l'epistol8!rio 4 ). Quam.to al valore dlei disegni del Go111itn, bisogna ripetere quello che già altri ha 1n:otato: cioè che a quei tempi i mezzi meccainici per la riproduzione dei disegni emno assai imperfetti, e quindi è non isolo pr-obabile ma certo che i disegni origil}'ali erano rnig·Uori dellle itncisio111i che or·a abbiamo sottocchio. I molti applausi del Mamzollli al Gonilll non possono essere soltanto frutto della sua indulgenza e di un'illusione di ,scrittore che si vede diligentemente interpretato. "È stl.gnificativa sopra. tutto la lettera del 2·febbraio 1840, dove so1110 ri9ordate con ailltllliraiiione parecchie vignette, e Ullll3,, almeno, con pa,rtioo1'a,ri che cercheremmo invam.o nell' :ùnc:ii.sione : il Mam.zoni, alludoodo alla vignetta di p. 77, quella che ritrae la folla radunata nel cortile nobilliare in attesa di fra Cristoforo che verrà a chieder .pel'dono ial frrateno dell'ucciso, ,scrtl. ve : « Q u e 11a ,mi r ab i il e f,o.U,a di personcine, in quelmagnifioo cor:tile)) 5 ). Nell'illu– straziO!Ile Ila follia è acceo:rnaitaoonfu'samente, sooza quei itMltti camt- 1) Epistolario, II, 69. 2 ) Si trova alla Brai<lense, e<i è quella catalogata col numero 231 da Antonio Monti, nell'opuscolo citato. 3) Vedi Pègaso, gennaio, p. 9, •Il. 1. 4) Vedi, per esempio, Epistolario, II, 67. 6) Epistolario, m, 9. BibliotecaGino Bianco
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