Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930
. Franz W erf el 299 stiwi;' soffocato dallia pibura e dalla v,ergoigilla,propone il suicidio. ' Ma, mentre Adler s'è già assopito per'le esiaJlazioni del gas, Seiba 0 stian esce daUa ,stanzai e, dopo ~ser rimasto un po' in dubbio se lasciar morire l'incomodo testimone della ,sua c,o1pa o diJSlfar,sooe in altro modo, oorre a svegliare il già virtualmente trapassato e, dopo una notte idi atroci dliscussioni, riesoe a ficcargli in tasoo una somma rubata in casa, a metterlo in t:r;eno e a farlo 1sparire. · Ohe ne è avvenuto da alilora ? E non è lui Sebaistian che l'ha spinto sulla via, ,del delitto? E .,oonche diritito dovrebbe ora ,gLudi– eiarlo? Il giudice p01s,sa la 1notJte in p,reda 0id una febbre'di immagini e di riJmor,slie all'indomam.i non ,sa resister più e sup,pliea Adler dli perdonarlo. Senoillché questi tra,secola. Dichiara di non oonosc~re Sebastian. Tuitito finisce per ridur,si a un'anruogia di n,o,mie per for– tuna i fultti ,scagio1naino l'imputato dìaliJ.aoolpa clie gli è staita attri– bui,tJa. Ma anche Sebastiaill dalla ,sua. A meno che Dio, avendogli mMl!dato nello p,seudo-Adler ciò ch'egli chiruma « un sos,tituto della giustizia)), 1non gli abbia voluto far IÌntendere come in ogni simile si debba v,eder quello verso culi ,abbiamo peccato e come pertrunto là ooilpa oonsi,sta nello stesso gi.udioore. Così, crist1ana.mente, Werfel avrèbbe risolto quel _proiblemàdellla giustizia che ossessiona di sé ,gra.n parte ,della moderni,ssima lette– t•atuJra. tedesca dagli Augen des ewigen Briiders di Stefan Zweig Jtllia Contesa per-il sergente Grisoha di Zweig'MnoÌd, dlall'Ursaohe di Leonhai-d F:rmnk M Fall Mauritius di Jiakob Wwssermanill e che ha indotto ·un editore serio oome il Rowohlrt a :pubblicare Justiz,– racooltlJa di 0o:rnmenti giudizi:a,ri dell'avvocwto viennese WiaJ·ther Rode. Ma come non si defi111isce l' Ab'i,turiententag ch:Ì!ll!ffia.ndo1o r – ma{Ilzo,sulla giustiZIÌJa,oosì n,001 1o ,si può far rientrare che in parte in quellia categoria d'op,ere letterarie che prima e dlopo k.1,guerra si sono .vò0.1Je in Ge:vmiania contro un altro dei baluardi del sisrtem:a guglie1mino : lia ,scuola. llllfatti quel povero professorr Kio che ,trae i suoi « esempi di vita pratica )> dalla g,ram,ma,tioa latiJna, per il qua.le Dio è il più alto fulllzipnario dello 1Stato e che rievocia Ja bat– taglia di Miagfaj, cui ha partecipato, bmndlendo il righello oome una ~paJda, non ha illÌoote a che f0ìre col terribile Professor Urvrat di Heinrich ,Moom che odlia i suoi scolari (e g!li abitanti dellia città perché 1o ,sono struti) e nolll somiglia né agli iilloomproo1sivi pedia– ,goghi wedekindiam:i, né ai docenti pangemnooiisti che oampeggiooio !llelle pagine ,di Remarq ue e di GJaeser. Questo lllOillè U![l romaarno polemioo ma UJrna storia d' aidolesoonza. Storie d'adoleSOffil~a oome Il~ prime .poesie ne erruno il rifles,so (antichi motivi riip:resi: l'·ammi:razione per le signore belle, i di– soorisi che i ·ragazzi fan,no ialle fanciulle, gonfi per tim1dità, pieRi d'entusmsmi esagerati), ma ainche psioologi•a e p,sioopaJtia di questa strana ,stagione della vita (f:rooesie letterarie tinte di ,scolaisitioo, BibliotecaGino Bianco
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