Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930
Franz We1jel 295 Il JaJI'e al Fau st) 1110111 è a:gevole. Féerie edl iroufa r,OtJil'amtica, sarrubanda d 'iima:n.aJg; ini e d'evooti, allusioni· alle mode lettèmrie dell tempo -e met&fi.si,c he--estemporam.eitàsono le variazio111idi un'iaria che mala– mente :Siri esce a iisoliare. Si rapisce questo: che il gioviane Thamal, appun.to 1perché 1sii. dioe ·stamco del mondo e ,si presume mwturo ai 1 gradi :p iù alti ,di purificazione moniastic:a, è più che iIIliai ,suscettibile di tentazione, oosa che si dimostra qu:rundo, tirando egli :iin un iaccesso d'odli,o 00111tro ·sestesso un colpo d i pistola ialllasuia immagine riflessa da U111 misterioso specchio, que.st' immiagine esce dai framtumi e, circueOJ:doloe b1andendo1o, irn breve o ra 1o riguaidagnia alla vita follaoe. È forse questo sosia il nemico che si ciba dell'amimia nositra da cui Werfel pregò Dio dl'esser liberato nel Geriahtstag? Può da11si. Certo ·s i è che per diargli rettia, Thl3J1l311 uooide col pensiero il rigido ,pad.OC' e c he vuol depredar·e; seduce la moglie del •suo migliore amico e, resal a maid,r,e, 1'01b00Jndonafi1I1chédia! ou1mirne dei ,suoi successi (egli riesce per:fi1I10 a f~si pr,oclamare Dio) [l})On ,precipita tra la fuocia e non ,s'inalza spiritualmente rifiutamdosi di servire lo « SpiegeliIIlensch )) diventato onnipotente. Per questo rifiuto egli deve vffiliir giudiforuto. Mia il ,giudice (che noin •è se norn U1110 degli infinirfJi travestimenti ,del monooo iniziatore di Tham13Jl, U1I1 po' pa– rente alla lontaina d)i quel taJ fonditore di Ibsen che vuol rifondere il mal riuscito Peer Gym.,tneilla sostamza del crno111do) H giudice, dioo, cede il seggio iall'accusato e g1li c0111senite di oondurre il ,processo :iin sua vece. Ma, omne -tutiti i testimollli, - il padre, la dOllila sedotta e il bimbo mortole aJ1zitempo, -- ·a.ssolvo.noThrumal daJ1lesue co1pe, egli ,stesso ana fine s'01ccusa e ·si oondainrna a morire. Nessuno può lavaroi dai peccati che noi stessi oi riconoscian:no. Però quando Thamal, maJlgrad:o le diisper,rute rsuppliche del sosia cornlam.m1,toa perire con lui, vuota la venefioa c,op:pa, la morte ch'egli tvova nolil è forse quella vera: morendo a se stesso, egli rirnasce in purità. Non ugua1mente agevole sarebbe terntare un'inter:pretazio111e del Boaksgesang (1922), drOOillma per molti'aspetti ,suggestivo che ~io:nbo– leggia, :iin urn itravol,gente rttorno del Dio ·Pan ,sulla terra, sa :iJl Dielo quali apooalissi avvenute o immilllenti. E 111é in Sahweiger (1923), altro draJIIIJIIla simbolico dove l'ipnotismo ,si spos,a (o Kurt HiUPr !) alla propaganda politica, né in Besahworwngen (1923), liriche in cui ill poeta oede, assai ,più che altrov~, alle ,tentaziolllÌ dell'ermetismo orfico, va rioercata la sua espressio1I1e più piena. L'arte, simbolioa, sempre, ma tamto p,iù oonvilllcente quanto più rifugga dall'allegoria e quanto meglio travesta il ,simbolo 111egli eventi reali, Werfel la ritr~overà quando, fermandosi a Ulllagrande figura ,storioa, ,potrà initerpretand 1o1a abbamdonarsi aJlla veggente ispirazio111e,suscitata dal calore .di un se111timernto.Per questo il Verdi) uscito nel '24, no111 è soltanto l',opera più nota e più letta. di We-rfel, ma un autentico capolavoro. BibliotecaGino Bianco
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