Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930

274 P. Gadda tolaviano i berretti ; un lieto clamore di festa pa.esai:n. 1 a, un cordiale e bonario allentar.si di affetti, da nave a nave, si allarga-via come ullla brezza festosa nel piocolo golfo. DaJlla boscaglia, che or1ava la baia di liane oscillanti, veniva un grato odore di resina e d'aiHoro, tllescolato a più asp~i sentori di zenzero e di girnepro : ma, purtroppo, nessUIIl ijl}_itod1 lesso o d'arrosto, di zuppa o di soffritto. Da qualche giorno, esaurite le acciughe in barile e la galletta, i poveri Ulissidi vivevano di magra caccia e di pesca paziente. Nell'Isola 1I1onc'era abbollld3inza che d'illlsalata. I belati delle cap,re dalla stiva giU1I1gevanoloro come una suoculenta promessa, simile al fruscio diel ruscello per 11'asse– tato; •sulla nave i più burloni tira.van la coda alle bestie, per farle strilllare più forte. L',ammiraglia ·accostò una banchina 1naturale presso alla spiag– gia. Da bordo si buttarono Ile cime d'ormeggio, e, colle loro ultime forze, gli affamati isolwni le afferrarorn-o a volo, alando la nave a,d attraeoore. Ulisse, vicino a!l. ·Pilota, ,sul cwstello di ,prua, 00 1 1 ,pliede _posato sopra una bitta e la mano sinistra sull'anca, in atteggia– mento gladiatorio, sorveg1liava queste manovre. Il suo viso espri– meva la gioia dell'impresa felicemente compiuta, ullla caLma mae– !ò:tosa.Gli occhi furbi brillavano di vivaci pensieri; forse rimugi– inav·a già lllella moote il racconto della ,sua beffa al Ciclope. Aveva· illldossato una cÌIIltura lucente ed una maglia dli bl'OIIlZIO dorato : ~ra proprfo un bel Re. Da terra tutti gli sguardi si volsero a lui ed un triplice - mrà ! - 110 rioompein:sòdi queste sue cure. Le pecore dei Ciclopi sgropparono a terra; sarebbe stato pro– babilmente inopportuno chiedere agli isolani chi fosse il più ben– venuto: se Ulisse, od il gregge. Lo sbarco delle miti bestie prov,ocò una .gran confusione. Chi le . abbMJCciava, co[le lagrime agli ,occhi, come parooti di ritorno da lllil. lillrngoviaggio, chi affondava il viso, goloso, n,elle .soffici lalile, paroodogli già dli assaporare il caldo delle carni rosolate allo spiedo; chi, acciroaito dalla ffullle sofferta in quei gio:rmi, iSÌ faceva rn.C01I1tro allle poverette col coltello alzato, come per scannarle sul posto. Ulisse, ·salito in ,piedi sopra UIIl bairile, al'rilll,gò brevemente ii più !ò:Calmanati,invitandoli alla calma, ed ÌIIlpari tempo come si suol fare in 1simili:strette, pl'omise c 1 he presto le 1ol'o brrum~sie sarebbero ~zi~~- Gonc~use ?rdinando c~e d~dici capre e sei agnelli, scelti fra 1 p,1.ù teneri, vemssero affidati agh scaJlchi e messi al fuoco al più presto. • Nel f,rattempo, sotto buona scorta, venivano sbarcati gli otri di dno e le forme di cacio, ed allineati sulla spiaggia • UIIlmaiestro di OMllp,o, prudlentissimo, ci mise di fazione una mu~ di sentin~lle :t.rmate di lancia e zagaglia. ' - Il Re offre il pranzo a tutti! - Questa voce corse dli bocca ÌIIl BibliotecaGino Bianco

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