Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930

LIBRI. BENEDE'ITO CROCE, Sulla poesia del Petrar~a. - Sangiovanni, Napoli, 1929. (s. p.). - Il sonetto del« vecchierello». - Sangiovanni, Napoli, 1930. (s. p.). Dallo studio dei rapporti tra poesia popolare e poesia d'arte nella letteratura italiana, il Croce è stato condotto ad esaminare il problema critico della lirica petrarchesca, e l'ha fatto in poche pagine lucide e dense, le più interessanti forse e le più originali che sian state scritte intorno a quest'argomento dopo il Foscolo e il De ,Sanctis. Egli muove, come quasi sempre ne' suoi saggi critici, da un atteg– giamento polemico. Di recente non son mancati tentativi, più o meno vigorosi e d esplic iti, di ricondurre, non pure il pensiero e la cultura del Petrarca, ben.si anche il suo sentimento e la sua arte entro i chiusi con– fini dello spirito medievale e cattolico. Il Croce torna perciò ad insistere sulla « modernità>> dello scrittore aretino, e in particolare su « la qua– lità della sua psicologia di poeta, che esce fuori degli interessi spirituali della Chiesa e contrasta col sentire etico medievale>>. Secondo il critico, al centro della vita intima del Petrarca « era pro– priamente una passione, e non un'idealità, religiosa, morale o politica o altra .... Il suo Dio o la sua dea, il suo ethos, la sua politica appassio– nante si chiamava Laura>>. Di qui lo squilibrio, anzi la malattia, ùi ,quell'anima priva d'un saldo sostegno, non sorretta da un alto e certo ideale; ma qui anche la sua modernità : in questa « aspirazione a un'in– conseguibile beatitudine nell'amore d'una creatura», in questo cercare .affannosamente la felicità nel sentimento e nella passione. « In questo ,stato d'animo, che egli rappresentò e iniziò, il Petrarca, più forse ancora che nella sua opera di erudito e di umanista e nelle sue ideologie morali. ,e politiche, ,è un personaggio storico >> : in quanto egli incarna e quasi riassume in sé i caratteri di « un'infermità che corre attraverso tutto il mondo e la poesia moderna», fino al romanticismo e al decadentismo con– temporaneo. Questa determinazione storica della poesia petrarchesca è certo in gran parte vera e ben ragionata. Qualche dubbio lascia invece la defini– zione del. contenuto psicologico della lirica del Canzoniere, che al Croce pare, in sostanza, lirica amorosa, d' « un amore vero e proprio», sia che il poeta contempli la sua donna vicina, o lontana serenamente la va– gheggi, o la brami con impeto insofferente, o già morta la ritrovi in u1t poetico paradiso, non insensibile all'affetto e al desiderio di lui. A me pare invece di veder confluire, nella poesia amorosa del Petrarca, una ben più vasta e ricca e complessa materia sentjmentale : e cioè tutte le 24. - Pèuaao. BibliotecaGino Bianco

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