Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930

Cinquemila lire 71 teva portare. Aù.lora scese sino alla strada e traversò. Al di là della .siepe, tra i catmpi, soorreva l'Elsa grossa delle prime piogge. Egli conosceva lì vicino un bozzo pr,ofondio. Tra i filari uniformi, i campi chiari avvolti di silenzio, :pareva che asooltaissero. Felice calò sotto la ripa del :fiume, prese un ciottolo, lo rinvoltò -IIlellla giacchetta, legò il fagotto con le maniche, e stava per lasciarlo .andare 1I1ell'acqua quando ,pensò: E senza giacchetta? Ohe d[rà l' .Angiolina ? Ecco; proprìo quella, la scusa buona: se l'era scordata in qual– che posto, l'aveva persa; gli parve di cominciare a acoomodare le cose. Aprì le mani; ma, quando udì il tonfo e vide il fagotto calare IIlelileacque tra.sparenti, insieme a un senso di liberazione sentì che aveva dato oorpo ailla sua colpa; quel primo passo per nasoon– derla, gli rimordeva più deilla colpa stessa. Quando, a passi feltrati, entrò in c3Jlllera, l'Angiolina dlormiva il sonno dei giusti. II. Nel mootre era ancora chino tra le ruote oon i biglietti da mil(le lire ID mano, Tito sentì avvicina11si-il rotolio di un altro barroccio. Si mise il portafogli in tasca, si abbottonò la giacchetta, e stava per .alzarsi quando il barr-occiaio lo chiamò -di sopra, incuriosito: - Ube v'è successo? - Nulla - fece Tito e guardò msù. Era un vecchietto magro dagli occhi vispi, curiosi: - Mi s'era aJllentata la martinicca. Dietro all'altro, 1si mosse ainche il cavallo di Tito, da sé; i due illOmini si misero a cammi,na,re di conserva. - Dove andate? - chiese il barrocciaio. - A Poggibonsi. E voi ? - Anch'io. Si vede che non avevan-0 altro da dir,si. Camminarono per un po' accanto, ID siloozio, poi Tito salì sul barroccio e si provò ai dormire, o meglio credeva di provare a '3Jddormentarsi, mentre vo– leva pensare, cercare di capire. La giacchetta : di chi era la giac– -chetta? Come era capitata all'-attaccapainni di camera sua r Se fosse stato 1sollosarebbe sceso un'altra volta a guardare se c'er3.1Il sempre le cinquemila lire, se inon si fosse abbagliaito, la prima volta; .a ogni modo si tastò addosso: il portafogli almeno si sentiva sem– pre. Nel far oosì, il tatto della ,stoffa gli riportò alla mente chiaro, ,scolpito, oome se l'avesse davanti, il ,padro[le al caffè: la giacchetta che aveva addosso Felice, era la sua, di Tito. Come avev-a fatto a ·non acoorgersene qu3.1Ildo gli era accanto in carne e ossa ? Forse si .era accorto anche allora di qualche oosa, ma [10[1 era attento abba- BibliotecaGino Bianco

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