Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929

ll servitore del Diavolo 713 Il Liv-oruese pareva ·che avesse soggezione o paura a salire le .scale della Baracca, ciò che faceva ,soltrunto quando la Goriziain,a .iinvece di aspettarlo sul ballatoio, entrava dentro. Il Livoruese al· 1-ora saliva, si faceva vedere dalla porta e via subito. Non era quello u111 ambiente per lui, e nemmeno un luogo fami– liare alla Goriziana, che lì dentro non conosceva nessuino. I111cfatti la Goriziana non capiva perché quel miscug,lfo di stranieri venisse lì, né capiva !i ragiona.menti che facevano runche se detti 111ella lingua a lei 111-ota. U111 gioruo ,passando di lì aveva visto quella Bar,~a Rossa, e un via vai d!i g,oote. Aveva creduto si trattasse di uno di quegli uffici di collocamento di serve, detti anche «-Cancelli di servitù)), e a questo ((Cancello di servitù)) aveva dato l'appuntamento al suo amico. Eintramdo 111e1Uo stanz0111edella Baracca aveva letto alla pa– rete una scritta in italiano. Poco letterata, aveva C'.ompilato alla meglio due parole, aiutata dal bùon senso: - Dio .... padrone: - aveva saltato il <<né))che viene prima di Dio e ill << né )) che viene dopo ed aveva detto tra ,sé : - La sann•o lunga questi sensali d!i serve. Era stata molte d-omooiche senza venire alla Baracca Rossa, e il Maltese aispettava, di -dlomem.ica in domenica, il ritoruò della Gori– ziana, tanto più che a forza di vederla lì tutte le domeniche, avevano cominciato a scambiare delle par,ole, e la simpati·a era venuta cre– scendo_. Il Livoruese lo aveva trovato una volta a parlare con la Goriziama, inon aveva detto nulla, ma al saluto non aveva risposto, e il Maltese ebbe paura di rappresaglie; il Livornese aveva l'aspetto p,ooo ra,ssicurante. Il Maltese, uomo pacifico, e per nulla avventuroso, m.onavrebbe voluto co1ID.promett-e1·si: prometteva a, s,e ·stesso di non .parlare più con la Goriziaina. Ma intanto ora aspettava i giorni e li 00111tav·a che passassero per rivederla. Un giorno feriale, dopo Carnevale, riapparve 1a Goriziana sul pianerottolo della scala sotto l'albero del Pascià. Aspettò che 8i aprisse la porta della _Barac,ca, edl entrò dentro per domam.dare se c'era qualche servizio di poca fatica per lei. Quegli che avevamo aperta la porta della Baraicca non capivano l'italiM}o. Il Maltese, . dalla porta ,della sua stalla, ,capì che c,ercava qualche cosa. Non vo– leva salire le scale per paura che venisse da un momento all'altro il Livornese. Dalla porta della stalla vedeva la Goriziana aIDdare in su e in giù nello stainwne della Baracca, venire sul pianerottolo e rientrare dentr,o, impaziente, in attesa che arrivasse qualcU1110. Non voleva farsi vedere che la guardava, ma non poteva levare gli occhi da quelle :finestre. La curiosità e il desiderio si impadroniv·ano mag– giormente del Maltese 111el vedere adesso quella donna ridotta della metà, da qualche mese che non l'aveva riveduta. BibliotecaGino Bianco

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