Pègaso - anno I - n. 12 - dicembre 1929

768 Dreissig neue Erziihler des neuen Russland La desolata atrocità di quest'acquaforte appartiene, ahimè, a tutti i paesi e a tutti i tempi in cui le circostanze esasperino l'egoistica ferocia del cuore umano. I tormentati diventano così presto carnefici! Il Romanow ha disegnato questa triste cosa con una terribile sobrietà incisiva: e Buio è forse la novella più forte del volume e potrebb'essere tanto « vecchia Russia» quanto « nuova Russia» e. tanto Russia quanto Francia e Germania. Quello che insomma· il volume ha di forte non è quasi mai tipica– mente neorusso e quel eh' è tipicamente neorusso non è quasi mai artisticamente forte, anche se eticamente ardito. Vedasi, a, riprova, la. novella di Nikolai Ognjew ch'è il più rappresentativo degli intellettuali neorussi e lo storico spregiudicato dei costumi giovanili bolcevichi. La sua novella I favoriti appartiene più d'ogni altra del volume ad un truculento manierismo veristico che non riesce ad ingannare nessuno poiché .fin dalle prime note anche al lettore più candido è palese che i cani, inferociti sempre più dalla fame, divoreranno il padrone che vuol proprio lasciarsi divorare a tutti i costi dai suoi favoriti. L'Ognjew ha descritto con fresco verismo i costumi della gioventl) intellettuale e dell'università sovietica. Egli conosce i suoi polli ma non conosce, evi– dentemente, i suoi cani di cùi ci ha dato non la tragedia ma il lugubre melodramma. Il cane potrebbe quasi servir da « pietra di paragone » a chi volesse saggiar profondamente questa truculenta novellistica. Tutti sanno che prodigio d'amara profondità sia la psicologia del cane negli occiden– tali, in Jack London per esempio. Nei giovani russi, questa psicologia manca quasi sempre di logica, costruttiva, cioè d'artistica verità. In una novella di Costantino Fedin, L'anima del carie, in cui la vita psichica della bestia è ricondotta ad un'associazione d'idee prevalen– temente olfattiva, lo sviluppo del dramma interiore manca di coerenza,. Il naufragare della psiche del cane nella ferocia primitiva è accennato con una bella frase : qui finisce la storia dell'anima del cane e comincia quella dell'anima della bestia. Ma non è questo che un accenno dal– l'esterno: la novella non ci ha mostrato la necessità progressiva di que– sto tragico trapasso, di questo naufragio nella tenebra furibonda delle origini. L'antologia lascia adunque, attraverso la sua eccitante varietà, ben poca gioia allo spirito. Invece d'un ventilato marzo, par di sentirvi un settembre sciroccoso. Tutto è intelligente, fosforescente, arditissimo: ma tutto pare arido, ansante. La traduzione tedesca, fatica appassio– nata di donne ben spesso, è fatta con evidente simpatica intelligenza. Il volume è interessante, in conclusione, non in quanto vi si crei qual– cosa ma in quanto vi s'intravvede una torma di spiriti in corsa. EuGEINIO GwvANNErrTI. Uao ÙJ.l!Jl'1"I, Direttore responsabile TIPOG'.'.AFIA ENRICO ARIANI - VIA S. GALLO, 33 - FIRENZE. BibliotecaGino Bianco

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