Pègaso - anno I - n. 11 - novembre 1929

Raç,conto d' inv~rno 589 .:a;- $Ì!a,msalvi! Oi avete· portato fortùna. Un altro po', e c'era- va,mo stllta pescaia. · 1 -: L'avevo detto io chè per- lo;i,,o ,noi ili1on' siam !b;m011ri al!i!ailltro .- fece Scadocemo al dafu'atti]l!O; roa p;i,oifuesdlaiva; Ji)er . noilil, ]IWOstraF t~©J!lfa gioia : aiiVieva gli oe@lili!Ì. lwsitri. , 1'11tti s'intabanar©Jll!© e 1i1SOiro,no dopo aver S![)entoilfnoco. Nim– ~m;itte ]);On era .rient,rato a V'estirsi: stava fuori in. disparte, ancora a; capo sc@perto. , - Vu@i prendere lilli ma1a'lillìl!O? 'fieni il t'l!IOtabairr0 diÌ!sse Asd! en.te porgeDJd:oglielo. . - H eaJipeMo. _ iffiir!a Scartoed,o cb,e glielo mise in testa con un salto. L'infermiere si volse a guarda:rli: · - So'Ilio stato peggio di un vagazz-o. Perdònatemi. - Ma se va, ttltto b'ellieper merito two - lo Ti~e~oFò As< ileilll.te , e V'@He ai:ll>bir!aceiÌ!aF~0 [ )tili' ved!e:r. dli sea;cciaFe l' ama~ezza che un di - SQ()mso <diSeartoceio aveva messo in lui. , La èb.iatta e!L'aentrata sotto la riva in un largo fra un giuoco di secche e canaletti dove la neve stacéandòsi come schiuma ra;piprèsa partiva a masse gaUeggianti, d'iscio~te al ptrimo gorgo. Iia term era tlil!t:ta bialilcru, il defo deU'alba mccb.erino; il 1iìu;J))IDe tra 1e spondei al!)if!}eina chdazzaite di ·ripi,<il!o IDil!lil!N!O anda;va pigro nu là dove l'acqua· modeUalil.dosi a sptgolo swla !Pescaia formava unB(linea d'orizzonte, oltre la quaJe riatl)pariva lontana e inferiore còwe in un mm1do senza ostacoli, senza sorprese felici. M'!l'UM LOR[_A. FINE. BibliotecaGino Bianco

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