Pègaso - anno I - n. 11 - novembre 1929
5M A. Loria - 'È sempre stll),to un Dlil,Oilil raig;;imzo, e io aippeiDa ho ipotillto l'ho aiutato,. Io n0n, so - aggiunse - che cosa possa aver inven1\art1:>S'\!!. di :noi quel ciahattino,. i[i)e!t'c:hé si diebibaiveoo!iir tratta.ti eome dne d:e- Hn qufn ti ! , · . . - Vi S/JYi,egheveite Milil ~òl!l.i - fece Nh111bvotte - e s!Ì'm0.sse JileiPve- nire al bugigattolo dov'eTa .nascosto l'inuovino. · . · · Asdente avreli:>he vs0Jut0 d.i~egmarsi, 'sparir sotit0 la m@Mtag[li),a- clii carbone. Pensava che. àiua luce sarebbe irwrto di vergogNa,. . . AÙ'31PrirsiÌ dél.l'useioI0 si senti man~are, ,na I'i:r;i,fermiere lo ri- _,:'-chiuse subito diet110 d:i sé. . · - Hai seiiltito ? - disse. - Non è il caso di far,e i cattivi. Bi– sogn.a far la, paee. ,L€tr0 ti cb:iederan:no_ scuisa .e dopo S:illFeteam~e,;ii. · - Si, sì, digliieio tu. Accetto, accetto, ma io non V(lngo di là. NoiJ,1 .so clil,e devo cllire. ' · - Storie! Ci ,sei e dlevì venirci; ~ aprì l'uscio e ~pinse fuori : Asl!Jien,te ©:icend'@: - ifficco H v!osiltro perseguitato. Il gobbo dappri:ina non vide niente. Teneva gH occhi chiusi e vensava c'he dov~V/1 lmttarsti ìn giTuocchio, ma ancrra g1ien;e ma,rn - .ca,va il coraggio. Soccàiuse gli occhi e vide solo una :FJ.ebbiaiili1tensa– meinte luminosa, come sognasse o fosse in m,ezzò a, un Ìln!cantesim:o. - Fate 1a •1pace e iFl!OiJilJ ,se il\l>e ;parli più - 1Jdì. egli cilaUa voce 0,i, Nimbrotte. · - Sì, la pace :_ J\lil!Oil"l!llOil'Ò ®Q!lil. traspoFto. Nessuno si muoveva: gli .attimi erano inter:n,i:nabili e dissoìve– v1:11lo :i;[li}t@,m@ ,~ fai mebbia, funeantesimo :fino a lasç,ia:dò coI se!llllso d!una verg0gnosa nudità'. , L ..., Sii:, ia pace - IDOili'Ilil,Oil'Ò ancora, e si miS'e a piangere contento di ritorn.ar cieco. . . . · . Uòì p'èii liln rumore di seg.giole smosse, la forza di mani gr0sse che 1wen.decvano 1a s:m:a,glie,ne facevàno stri!n.gere -un'rult~a, •lil!llll,'al/kra, · anèora. dome un cieco lo ·conducevano a sedere al tavolo, gli mette- . vafio. in IDaino 1u1 '.hiceb.iere. . ·· ~ Su, guardateéi, 'apri~e gli occhi ~ disseJ.10 del1e voci pien,e d:t s~mpatiÌ!a. LID a:pril!'aMorai e li ;pl!lintò Silll vi'.00 rosso dentili'o il s1110 biie-- . chiere levato contro il lume. Fissi li ,tenne come s;i;i un.. gi@ieUo ru- ' · Ufante, cifii:e an affan:lll;@ tmeffi '@et'tlo gli lfiaeeva scuotere il òracefuo. . Tacere era im1laratzzante per ogmrno e q,lilasi rIDdiicQ~o div:eill'.tavà i:l grido 1 d' Asdiè]l;t,,e: ((a'lilllii~i -1Mmid - al!lilici. ))'Searooecio, cn'eNi pal– lido jpaBid? e ID@f@n,,r,t!ii,iÌ!ava Gl!'i'llli~ig:ru:aii@!lllie tra sé e sé, e~ibe <tJ;ilitii UJI!l!lilll t;rovatai diversiva. -S<'H'ili'iseorr _u:n inclil.iiilo al-la compagnia, s'aceo-, !ttlliodò. i p@lsirni e di.sse. : · -- , - OFa, che tutti siamo d'ae:èordo, pwopongò un .lilri~disi, :i:1 hrin"' di:si élìei golilifu;iJ,. · · · - Brav0 ! · Cosiì va be:rite! Prestò ! Slilhito ! BibHoteca. GiooBianco ' '
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