Pègaso - anno I - n. 11 - novembre 1929

.. f ' POffl'.rI DE~L' ANTOLOGIA PA.:Ji_i.A:TIN A.. Se c'è p,oestia che non consente irnprèssioni di seconda mamo, è prop:rio questa della Palati111a 1 ), Non è Ulllal'ettura facile, Il lettore superfidale o impaziente 1 dopo essere arrivato al trentesimo epigrammà, ne avrà abbastaJllza : gli sembrerrunno tutti uguali. Ma nemmeno un u,omo ,di gusto, un buon iiiltem:ditore di poesia, se anche legga UlllO dei libri più interessanti, per esempio il quinto, quel1o dell'amore, si troverà a su-0 agio. Egli . avrà Pimpressione di viaggiare in urn paese monotono : ogni tanto s'iilj]Jt['avved!e,<il!i sco['cio, ~ualcil ile cosa ehe rirunima; ma poi riC'omJ:n– <iliiW [>a tlÌlil!©!lil,Otollti;a, l! i11z:i sr n sen.te piirufor·te di prima. ilLos1Jes,s@ d'ilso:i;a(iLrne deillla Paiati11a, nor:n clii.egiovare, nuoee: trovare accanto poe,~i di età diversissime che trattano gli stessi temi, che svolgo1110 $li stessi motivi, spesso oòn le stess-e parole, non agevola 1B distinziOiili; e / giudicare è dist:ùnguere. Chi legge il libro quinto avrà l'impressione oomplessiva d'un'·atm.osfera artificiale e irreale: fre,cce e fiamme e catene di Eros, :ft,oride ghirlande del b8.lllchetto, lampade spettatrici fedeli e m ute di godi menti amorosi, e galee di Afrodite e 111aufraghi d'amore e splendi.de nudità volvttuose di dOlllne. E poi i soliti so– spiri, i .soliti rimpro veri, i ,s-o liti lamenti, i soliti giuramenti. Natu– ra[memite, 3Jlilel!1e l s@il.itenetaJ or,e. Og:111:ii tant0 la mo,IlJ0to[1ias'im_} terromrpe: q;m,ae lài ti1 letto['e trove!l'à ['esipFessi'(l)!Ile d'1il1Jil senU.Jìllteiil:oo più vivo, d'-q111a .sensibilità p-ill sin.cera, d'u![},ospirito più fine. Ma la gioia de,lla sua piccol-a scoperta gli sarà itutita tolta dall'01marita– dine di ritrovare, a distainza di qualche pagina, qualche volta di quaJlche ep,igramma, quello stesso motivo che gli è p,arso così ori~ ginale e così 111uovo, esagerato e sciupato da un· poetastro, o magari anche rinnovato e superato con finezza .e OOIIl graizia da Ulllpoeta maggiorf. , . II lettore esomiricerà a dubitare diel proprio gusto, del p:voprio sen(A,o ; ,a, pensaré cb.e non è iPOssibile P:00'?~1' sul s~i? poosia · di CiJll!le:8IOO ,ge 111 ere, ~11!1:e sÉ!N!gg·e a, q,'tlalto1nql!LB gl.U'(jj;l'zw_. E ~~;r31. J;<'W ool1i0- ea11e Pep,:i!gFMJlli]l!l'a grec·@ ai©éaif.llto aH'ai111a.e11è·@ if.ll' tm:m, se ~il!l!Fe rulil! il/l©· l) Sono usciti, in due volumi della collez;ion.egreca ~es be.izes iettres, i primi cin([lue Ìi-bri dell 'Antplogia Palàtina ; seguiranno presto gh altri._ Cosl ogni lettore fil 1 .trà legg6re comodamente e- integralmente questa gigantesca raccolta, non. o ogo po ~ . , . e trarre dalla lettura diretta degli epigrammi nel testo in:eco qualche impre~s10ne immediata. 'bl1otecaGino Bianco \

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