Pègaso - anno I - n. 11 - novembre 1929
522 R. Serra A Luigi Ambrosini. Cesena, 2 agos·t0 !\Hl. Ieri p01ss.ò di qrui Grilli, che forse eoooorrerà al posto d':iitJaliia:no iln quesite inormaJi, e !llllÌ disse ohe anche llui t'aspetta. Io posrso pren– dermi in questo mese quralcihe gio:rmata di libertà, e a, Oesenatieo c'è la ci1mera pronta per tutti e due. Vieni presto,, ché la rnarillla non avrà mai giol'llli più luminosi ; sabbia e cielo e mare solllo so– spesi nella gran limpiidezza; e le ombre presso le case solllo brevi; tagliooti e azzurre,; faute per rii.posare. · , ,, Di me n001 ti dico altro. Il mio fastidio nasce dall'ingratitudine · del lavoro a cui sono costretto e dalll'impotenza .di libera-rmene, come speravo, oOin ullla sgobbata sola 1 ). Ora,mai il s.uceiesso.deilla coUezio.ne è, per la parte nostra, qu3Jsd.assicurato. Abbiirum,o m mano il amlJIHYscriJtto di uno dei collaboratori e . siamo qm.asi certi di UIIl altro ; per ll'apertura delle souole ·sar1anno quruttro volruni prolll,ti. E se Dio vuole, al1o,ra ne sarò f<uori; rinunzierò magmri a ogmi com– penso,· mi piegherò a quali;unque condizione, pur cihe sfa, finita. Ma chi mi reinderà la mia èstate, una estate della mia vita ooin tutti i suoi giomi di ozio e di sole e di sogno, ·chi mi renderà i miei pein.sieri, che non erano mai stati cosi liberi, e il mio senso che lllon era stato mai più cosi profondo ? Credo che avrei potuto .scriv,ere qualiche oosa di nuovo, in questi mesi che ho c,onsum<ato cosi male; del resto ,mi dispiace molto mao queJl che ililOR ]!l.()) .scritto eh~ tutto il resto: quel che ,rion li,o amato e tentato rfifr'a gli . \ uomini e tante r0ose belle lllel mondo. Ma p,Mseranno anche que~ti rammarichi, oome passa l'est,ate. Dopo, :non so che cosa potrò fare. Certo non scriverò per la Critica e llleanche per la Voce; con quella geinte mi basta di in.ter– rompere la famigliarità solo UIIl poco per sentirrnelli irrì,rnediabil • mente diversi e ·avversi; bravissime persollle; ma essi hanno il. dOlllodi irritare tutto quello che c'è in me di più segreto e vivae:e. Non li po.sso sentir parlare di un libro o di un uomo senza airrab– bia,rmi. Ho promesso ,qualche cosa rull'fl, Romagna) e m.•@ll1 penso di far altro. Vo,g1i,ofare Ulllbagno di solitudilll,e sllJ,:iJrituaJlie . .Fra: tutti quelli che ho int-0-:rmo,non sento ii bisogno di 111essl!l!ll-©. i01l1l $1ll'l!it·d<'> mi basta. Leg,gerò lle e.o.setue, che sono buone. L'art:iJoolo a proposiirto del 1 ) Allude ai Testi ài filosofia ad uso dei Ucei ( ora Pioooia bi1>lioteoa jiwsofioa) che il Serra doveva dirigere col Carlini per l'oo'itore Laterza. Ab1Da11.donil> J)resto l'impresa, e di quel proposito non. è ri'm:i,sto c)le il saggio inco,mp1uto su La dot– . tina morale di Kant, accolt@ ora nel 4° ~lume delle Opere citate. BibliotecaGino Bìanco
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