Pègaso - anno I - n. 11 - novembre 1929
632 L. Russo, ProbZemi di metodo critieo pure 1~ cqntrafl'azioni critiche degli :ignoFanti, ma anche il tono @ndeg– giante incoerente e distratto, che i letterati puri portan nel campo del– l'interpretazione, eccitall.ò il suo sdegll.o polemico. · Come d'altronde il suo ingegll.o critico· è fatto piuttosto d'intelli– gen,za che di ·gusto, pià di chiarezza logica che_ non di raffinata se?si– ,bilità cosi egli si trova perfettamente a suo agio su qaes•to, nHovo 'ter– reno 'clìe ha scelto di osservazioni metodolbgiche e di rilievi sintetici. \ . E p;r questo lato a~zi si dovrà riconoscere che quasi tutti i concetti pro– posti in questo libro sono non pure veri, ma anche, ciò che più conta, opportuni. Con le quali parole non intenào affatto di abbassare,· be :o.sì soltanto di definire ne' suoi limiti, l'attività del Russo, distinguendol o. 0 da altri uomini di diversa indole e di contrarie tendenze. DaUe analisi minute, dalle scrupolose sottigliezze, ch_eson.tanta parte della moçlern.a ·critica militante, egli rifugge non solo : ma guarda ad esse con quella diffidenza scettica e un po' sdegnosa, che non gli viene tanto· dall'am– biente universitario cui appartiene, e neppur solo dall'iflsegnamento del Croce, quanto piuttosto· dalla sua peculiar forma d'amanftà. G,li indugi , , degli esteti, le impressioni, le suggestioni, le trascrizioni poetiche nori trovan grazià presso di lui: perché il tessuto "de' suoi discorsi è tutto logico e mora~e e, in una parola, storico. . Quest'attitudine, talora troppo rigida,. di nemico della letteratura (di quella dei letteràti puri, s'intende) impedisce al Russo di riconoscere nel su()) giùsto valore l'opera di scrittori, il cui metodo diverge troppo dal suo: del De .Robertis, del Cecchi, ad esempio. Più in generale, il suo moraltsmo gli toglie di veder l'efficacia e l'importanza dei problemi stret– tamente estetici, di idee magari formalmente errate, ma pur ricche di sviluppo (come quelle di poesia pura, critica pura, e, simili): -o anehe gli fa assumere di .fronte alla letteratura di oggi un, t4mo di distacéo qùasi sprezza:r\lte, troppo generico ed astratto per esser gi'usto seHz'aHrò. ,Senonché pur questi che,, presi in sé, appaion difetti, sono, per altro verso, conseguenze del crocianesimo integrale del Russo : e di fronte. a tanta confusione diffusa oggi di metodi e concetti estetici non è pie– cola ventura incontrare ancora qualcuno che, ·pur a costo di penose -ri– nunzie, tenga fede alla necessità d'una visione unitaria e sintetica del– l'opera d'arte. Di rado anche il Croce ha trovato discepoli cosi intelli– genti e' discreti. Il saggio nel quale il Russo descrive, con precisione sto– rica ràra e singolar finezza d'osservazioni; lo svolgimento dell'estetita crociana, dovrebbe esser meditato dai troppi che ancor si ostinano a discutere le -v.ecchie teorie de½filosofo, Napoletano, ignorand@ gli mlte- riori sviluppi e progressi del sao pensiero. · . . ,Si do:vrà piattost@ osservàre ch,e alfi:rdil::u,ssodel ~Ovoce' sii :m:es@e, .e Ull. po' anche dis.éorda, n.~Ha mente del Russo, qùello dell'attualismo gentiliano\ Se:m.bra _talor_a.cb:'egl~ vogli_l\li annegare l'esame deMa si:m:gola opera. d'arte Il.ella generrca eons1deraz1one, etica ed intellettuale, dello scrittore. Si veda, ad esempio, il saggio (del resto notevole) sa Jaèopone da Todi, ovvero lo scritto I,l tmmon-to del letterato (vecchio d'alt.ronde .di nove a1mi). Ma, a guardar bene, ·piuttosto che di un vero intellet– tualismo estètico - di marca gentiliallla (contro il qua,le anzi il B,~sso reàg!sce vigorosamente, tn polemica con il Guzzo e 00n altri), 1 si tratta Biblioteca Gino Bi~_nco . ,
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