Pègaso - anno I - n. 10 - ottobre 1929

WYNDHAM LEWIS. Il mome di questo scrittqre sarà certo poco famigliare agli stu– diosi della letteratura inglese contemporarnea. Trattatelli o wt,o– logie mon lo citano che di rado e le riviste letterarie che van per la maggiore, quantunque rèchino critiche fav,orevoli e .spesso erntu– siastiche all'apparizione di ogrni suo libro, hwm,o poi l'aria di di– menticarlo spesso e v,olontieri. vVyndham Lewis non è scrittore po– polare, è piuttosto um outcast nella letteratura del suo paese, una ~pecie di poeta maledetto che fa parte a sé e che pochi buoni sti– mano, appurnto anche per questo. Fra l'altro Lewis è come artista-filosofo umo scrittore assoluta– mente inclassificabile : e questo, si sa,. dà sempre un po' fastidio ai recensori. Lewis non è propriamente romanziere, mé giornalista, né ossayst) [lé filosofo puro, né novelliere, né libellista, ma un po' di tutto questo fuso in uno, e pittore, per giumta, e critico d'arte a modo suo. Oltreché· polemista sferrato e persifieur di prim'ordirne, ama ·attaccare e deridere il mondo intero con una sua scrittura mor– dace, irruente, spesso ingrata e faticosa a leggersi, di carattere tra :filosofico e fwtasioso, piena d'Ìlmprevisto e di acredine. Una specie di Diderot movecerntesco, a dirla in breve : ma, con tutto questo, una ricca, gernuirnae potente qualità di scrittore; anzi :forse la più dotata, ,quanto a materia di stile, che possegga oggi l'Inghilterra. Per trovare mella storia letteraria d'Eur,opa um altro esempio di opere in cui, eome in quelle del Lewis, il temperamento di um artista affiori e trabocchi com tanto impeto, sincerità e tumulto nella parola scritta, bisognerebbe risalire ai pamphlètaires fram.– cesi del settecento, alle pagine di Momtaigrnee di Nietzsche : scrit– tori tutti umore e s,ernsibilità, tutti sfavillio d'ideazione improvvisa,, e che, si direbbe, si fanno nemici dell'uomo per troppo amore del– l'uomo, e della vita e dell'arte. Gon tutte queste sue belle preroga– tive potete imagirnare coll\e il Lewis sfugga ai pubblici del suo paese, il quale ruma sì talvolta le scudisciate, ma quando gliele sanno do– sare amabilmente, come fa lo Shaw. Nei libri di Wyrndham Lewis, invece bisogna che il lettore cerchi soltanto lui, le sue idee, le tour- ' . nures e i soprassalti divertenti del suo temperamento aggressivo e generoso. Tanto per trovargli qualche riferimernto nostrano, di– remo che il Lewis può -assomigliare alla lontana al Lucimi, al Lucini BibliotecaGino Bianco

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