Pègaso - anno I - n. 10 - ottobre 1929

I P. MISCUTTELLI, Miracoli della Gloriosa Vergine Maria 487 llo la carta scritta del suo proprio sangue, però tu fai contra ra– gione et contra giustizia. >>Un pittore, sopra un altare era intento a rifinire un ritratto della Vergine. Gli si accostò il Demonio: « - Per– ché dipingi costei così bella, e me dipingi così brutto ? ~ Rispose il dipintore : - Perché costei è la più bella et la più preciosa Madonna. che fussi mai in cielo et in terra: e' tu sei la più brutta e vituperosa bestia che si potessi ma_!pensare o trovare. - Indignato allora el De– monio volse farlo cadere per ammazzarlo, e spinselo: ma la figura della nostra Donna la quale lui dipingeva, così bella, stendendo la mano, lo ritenne e non lo lassò cadere. Et il Demonio con gran rumore subito disparve .... >> Oltre alle arti del Demonio, talora la Madonna deve contrastare e vincere la giustizia del Figlio giudice. E sa farlo con atto sì umano! « Et discendendo della sedia la Vergine Maria inginocchiandosi dinanzi alla sedia del judice, aprendo il suo prezioso petto, mostrò le due preziose poppe al figliuolo dicendo: - Figliuol mio dolcissimo, se tu cognosci questo segno, e tu per tua madre me tieni, pregoti che abbi misericordia de questo peccatore .... >>Ammalatosi un devoto di orribili piaghe, ac– corre la Vergine, lo conforta « poi premendo el suo sacratissimo petto distillò del suo preziosissimo latte in su le fenditure et crepature pre– ditte; et subito questo infermo diventò àl tutto sano. >>Umanissima sempre, a nzi sempre materna la Vergine di questi miracoli. A una giova.ne donna che la saluta con l'ave, dirà così: « - O figliola mia, qu ando tu mi saluti, molto me piace et specialmente quando tu di' Do– minus tecum. Allora me pare che io abbia el mio figlio nelle mie brac– cia. >>Una povera donna ha il figlio in prigione e non sa darsene pace: «- .... intrando in una chiesa, nella quale era dipinta l'immagine della gl(}riosa vergine Maria, molto divotissima e bella, col suo figliol in brac– cio, et questa divota donna guardandola incominciò a parlare et con molte lagrime dicendo queste parole : ' O Vergine Maria, molte volte t'ho pregata per la liberazione del mio figliolo carissimo et mai non mi hai voluto esaudire, et pertanto come a me è stato preso il mio figliuolo e messo in prigitme, così io ve torrò il vostro figliolo, e in scam'bio del mio me lo terrò con bona guardia infino che tu mi renderai il mio.' E ditte queste parole, arditamente levò l'imagine del nostro Signore dalle braccia della Vergine Maria, et con grande allegrezza lo portò a, casa, et involselo in certi pannicelli bianchi et tenevalo còn gran dili– genza per paura di non perderlo .... >> ; finché s'intende riebbe il figlio suo. Questo candore è il clima proprio del meraviglioso, del miracolo. In quest'aria tutto si fa vero; e direi tutto è fiorito, tutto animoso e lieve. Ecco un santo vescovo ucciso da un malo chierico, che si presenta al Signore, « il vescovo che era morto portava in mano 1~ cervelle che gli uscirono dal capo quando cadde. >>Quando un uomo grnsto ebbe la– sciato la casa dei cattivi, « voltandosi costui .indjetro, vide visibilmente con li sua occhi quello castello con tutta quella gente andare in abisso. >> Certi briganti scorgono un giovinetto che prega ginocchioni nel bosco, « et come quello giovene diceva una A ve Maria costoro viddero che quel- 1' angelo che gli era a lato gli traeva de bocca un bel fiore et infilavelo per volerne fare una ghirlanda.>> I guerrieri cattivi invece di colpire e ferire ·pliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy