Pègaso - anno I - n. 9 - settembre 1929
La Stella del Nord 339 <di maggiore, lasciammo Messico per allontamarci dal luogo dove viveva tuo padre, e in0omi1I1ciòquella vita eITante e irregolare che doveva oondurci per tanti aami attraverso paesi semibarbari e còr.rotti, dove, con un po' d'oro, si ottiene quasi ogni cosa, e amche di falsificare um lllome sopra um pezzo di carta. « Io m'ero d 1 ato frattanto alla, ricerca. delle miniere, ma, lasciato Messfoo, per due anni peregrim.ammo da una città all'altra, dall'uno all'altro di quei picooli Stati, selllWi che la sospirata fortuna mi venisse incontro. A chi nolll dispone di qua,lche mezw 1I1on è facile lavorare per sé. Le 1 sue faltiche vanno a beneficio degli Altri. Per– ciò la nostra vita non era agevole, 1I1é felice. Io avrei anche voluto avere uma bambina, che fosse come l'ainello di oongiunzione, il ve!'lo legame sacr,o delle 1I1ostredue esistenze, ma, neppure in questo , ero ascoltato da Dio. Finalmente, a Parabaribo, nella Gujana, mentre io, deluso in tutte le mie speranze, stavo meditando di tor– inarmene co!Ilvoi in patria, abbandolllamdo per ,sempre ogni sogno, il caso volle che ci im.,oontrassimo, nel piccolo albergo dove eravamo, con un Ye<;chiocapitano di mare, italiano oome noi, ila cui storia ci riempì di compassi01I1e. · « Egli era vedovo da molti amni, e al mondo inon aveva se lllon un uinico figlio che gli era caro come la pupilla degli occhi. Questo figlio si era incapricciato d'una ragazm del suo paese, d'una con– dizione molto più bassa della sua, perché egli, selllWi esser ricco, aveva una discreta fortum,a, e aveva voluto sposarla contro la vo– l001tà di suo padr·e. Se ne era fuggito con lei im.Ame.rica, dalla loro umione era nata una bambina, e, dopo ,aver girato in lulllgo e in largo il Brasile per alcuni anni, perseguitati da og,ni sorta di avver– sità, erano giunti a Parabaribo duramte un'epidemia di oolera, e, tutti e due, a dist.am.za di poche ore l'tlno dall'altro, erano morti in un lurido laz zaretto. Il povero padre aveva dovuto cosi attraversare a.noora uma volta l'oceano per racoogliere l'orfanella dalle ml8Jllidi certe suore; ed ora si ritrovava vecchio assai, infermo e solo, con una bambina sulle braccia, e inon sapeva come fare. « Cefoste fu ,pietosa con lui, prese cura della bambillla, e cosl subito si stabilì una certa confidenza reciproca, che mi permise di metterlo francamente a, parte di tutte le mie fantasie, e dei miei disinganni, che non avevano altra causa se lllOllla mancam.za di m, po' di denaro con cui chiamare la fortuna, la qua le ha semp re bi• sogno di U1I1'esca.Egli si interessò al caso mio, seppi ispirargli :fiducia e, in breve, si veinlllea questo acoordo: noi avremmo sti– pulato' un vitalizio, ool quale egli mi cedeva i suoi beni, consistenti im. una discreta somma di denaro, frutto d ei suoi lunghi viaggi; e io avrei adottato la bambim.a, assicuram.do inoltre a lui il sostenta– meinto per tutto il resto dei suoi gionni. Così fu fatto, oon l'intesa che Alessandra non avrebbe mai nulla saputo del suo vero essere, ~ BibliotecaGino Bianco
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