Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929

LE SOUOLE DI MUSIOA IN ITALIA. Tanto al Senato quanto alla Camera s'è di recente parlato illl difesa dei Conservatorii musicali. Il fatto è tanto insolito che è beine dir subito quali sono i problemi, nell'insegnamento della mu– sica, più importanti, prima che l'oblio abbia a rioo,dere su queste Scuole. Certo è che il loro ristagno e· magari la loro decadenza sono dovuti all'abbandono in cui i Govemi passati, e :fino ad oggi anche il presente, le avevano lasciate, più che alla mancanza di virtù, di abnegazione 1 e di volontà nei preposti alle direzioni e all'insegna– mento. E amche è certo che se gli assalti degli uomini e l'incuriru non soino riusciti ,a far crollare ogni oosa, ciò è dovuto, se non a,d altro, a quella resistenza p0issiva e ferrea che è fatta di passione e di. miseria insieme. Né s'ha ,da dimenticare che dai Coinservatorii italiani, anche in epoca recente, sono usciti musicisti stimati e applauditi anche oltre confine : da Toscanini a Pizzetti, da Respighi ad Alfano, da Ma– scagni a, Zamdon0ii, da Malipiero a Pick-Mangia.galli, e Per,osi, Ci– lea, Mulè, iMarinuzzi, Sera:fin, Don~udy, Lualdi, Pratella, Zanella, Lattuada, Pedrollo, i due Bossi, Gandino, Castelnuovo-Tedesco, Verretti, Masetti, Riccitelli, Tommasini, Re:fice, Alaleona, Sirriiga– glia, Agostini, Pannaiin, Jachino, ecc. E i più anziami di ~ostoro compirono gli studi nei Conservatorii quando le cose andavam,o, di– datticamente, assai peggio d'ora. ~é sw a noverare la falange infi– nita dei direttori, camtanti e strumentisti che alimentamo scuole teatri e orchestre di tutto il mondo. I denigratori ad oltranza esa– geramo dunque un poco. Purtroppo non si può negare che le. Scuole d'Arte, e specialmente quelle di musica, hamno perduto da, parecchi decenni, quel carattere di,« bottegl).e d'arte>> che ebbero un tempo, e che dovrebbero conser– vare: scuole di esperienza rpratica, voglio dire, piuttosto che di arida teoria; e che il dilettantismo ha creato nei Conservatorii tamta folla di frequentatori, e di frequentatrici, che s'è dovuto per legge Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy