Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929
176 B. Tecchi Tutti i o·atti del mondo voogoino qui.. .. )) Ma poi si distrn.eva a, pensare ~ltre cose o a guardare la cima del monte, dal quale si affacciavano rapide e poi si ritiravamo, come rèspintè da un altro vento, certe nuvole leggiere. <e Ci dev',essere u,n incontro di venti, da queste parti)), diceva come a 0oncludere, e andava a letto. Il vecchio amdava via la mattina presto e arrivava ·la ,sera, a buio . .Sicché quasi nulla sapeva d,ella villa. La quale un tempo era stata abitata d'a perso111e allegre e ricche, e solo U111 delitto,. che l'aveva resa famosa nella città vicina e nel contado, llle aveva diseredato le comode stanze e le aveva dato, con l'abbandono, un aspetto un po' selvaggio, ma che noo mancava di attrattiva. Unica er,ede della villa era rimasta ora una piècola si– gnora, vestita di 111-ero, che una volta o due all'anlllo ar,rivava su con unl;l,carrbzza: spalamcava le :finestre, si metteva subito a ripu– lire qualcuna delle camere, perché nella sua intenzione c'era sem– pre l'idea che la villa si sarebbe potuta affittare. Il vecchio che arrivava la sera, capiva da qualche straccio o da qualche oggetto inutile buttato via dalle :fiilÌestre che la padrona c'era stata, ma sorrideva di quelle intenzioni. << Chi diavolo volete che venga ad abitare i111 questo posto ? )) Ci stava lui « per far da guardiano alla villa)), diceva la padrona, ma in effetti vi abitava per miseria, dopo che cc,quella disgrazia)) (e parlava della sua vita) gli aveva tolto il gusto e la possibilità di avere una casa, e gli aveva d'ato amche un certo amore per la solitudine, che lo faceva fuggire dagli uomini e più dalle do111ne. Una S•eraperò, tornato alla solita ora, il vecchio trovò una 1110- vità che· non si sarebbe mai aspettato. Tutte le :finestre al primo piano erano illuminaite, un'automobile rombava sulla ghiaia del viale e dalla casa veniva un gram rumorio di mobili spostati, di stoviglie, di voci allegre, ed anche una chitarra da una :finestra che provava gli accordi.... e< La padrona ha affitt ato, la padrona ha affittato!)), diceva tra sé il vecchio, come per dli.re: cc e a me che son qui da trent'anni, non ha detto 111ulla?)) Sicché , tra umi– liato e imp,ermalito, sgattaiolò per uno dei viali più segreti, prese il giro più largo come se avesse voluto allo111 tooarsi, e poi si riac– costava come un ladro alla casa che per tam.ti anni era stata quasi sua, dalla parte dei muretti e dell'orto. A .una di ,quelle bestie che gli venne tra i piedi, miagolando, diede un calcio, rabbioso. Infilò le scale, le fece tutte quasi di corsa, chiuse subito la porta. . Prop:io in quelle notti, dli pieno gennaio, i gatti faoovano un mferno mtorno alla villa. Muretti sconnessi che lasciavano cadere qualche altro pezzo di tufo o di mattone tavole infradiciate che si i-;chiantavaano,casseruole abbamdonate o ~trisce di lamiera che rim– bombavano nella notte come se vi fossero passati sopra gli spiriti BibliotecaGino Bianco I
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy