Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929

170 tere per raccomamdargli la sua candidatura, e il 12 agosto 1843, dopo una infruttuosa gita a Firenze, gli scriveva da Napoli, deso– lato che la contessa Adele Palagi, dama di compagnia della Gram– duchessa, fosse la grande elettrice del latinista Ferrucci, e amara– mente concludeva: « Ma non mi pensavo che la Palagi e la Loozoni dessero le cattedre in Toscana>> 1 ). StupoTe i!llammissibile i!ll un uomo che 11vevacosì intimameinte frequentato il mondo femmilllile e che p,retendeva occupare una cattedra di storia! Insomma, ,Michele Ferrucci ebbe la cattedra di storia (e per le protezioni femminili dové giovargli la moglie, l'ottima Caterina Framceschi), e assai più tardi passò a quella dii latino, quando Ranieri, datosi a esercitare l'avvocatura, aveva d1smesso og!lli pen– siero d'insegnamento. BravissÌ'mo uomo il Ferrucci, da Lugo, e così terribilmente emiliano, c,he, raccontava il suo scolaro Fedele Ro– mani, dopo tamti anni di insegnamento pisamo non era riuscito a pronUfllziar,ePlauto invece di Plavto. Il Vieusseux così descrive la coppia : « Il Professore, U!lluomo come ve ne sono tanti; la Signora amabilissima, istruita e 1 senza pretensioni, donna da piaoore assai, e tale da ,offrire ai professori dell'Ullliver,sità un centro di riuniollle che fìmora è mancato a que' signori >> 2 ). Il giudizio del Vieusseux è conforme a quello del Cavour: « Sa femme .... a plits de génie et d'amabilité que lui>> 3 ). È noto che il Perrucci ebbe la cattedra di Ginevra per il validlo intervento del Conte presso i De la Rive; ma a Gilllevra altro ricordo nolll lasciò se non .quello, comicissimo, dei topins étrusqu,es ricordati dal Ruf– fini 4 ). Dimorando 1I1ellaSvizzera, partecipò alla gara, e la vinse, per la iscrizione sul monumeinto c,he la Germania aveva decretato all'eroe nazio1I1aleArminio : Heic ubi Romuleo rubuerunt sanguine valles, Duxque datus terna cum legione, neci; HostibUJS heic terro•r post saecula multa resurgo, Vindex Ge=ani nominis Arminius. Bei versi : ma da non scriversi, forse, da ulll professore italiano. T?ttavia è giusto rfoordare che il FerJ>ucci, divenuto insegnante a Pisa, fu capitano nel battaglione universitario nel '48 5 ). Alla cattedra pel Ramieri si interessava un ,altro dei ghibellini toscani, il Vamnucci. Ecco una lettera assai i1I1teressante per le no- 1) CAPPONI, Lettere, ed. CARRARESI, V'I, 256. 2 ) Vieu-sseux a Ranieri, da Firenze, 5 ottobre 1844. 3 ) CAVOUR, Letten, ·oo. CHIALA, v, 53. 4 ) La giovinezza del conte di Cavour, II, 63. 5 ) D'ANCONA, in Oartegg-irJAmari, UI, 45. BibliotecaGino Bian_co I.

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