Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929

Antonio Ranieri e i Toscani 167 critici della nostra età che vogliono dare tutto alle masse in un tempo ch'esse erano presso che nulla, •sono argomenti i quali nulla hanno che fare con la polizia attuale. Contro i liberali il Niccolini non disarma mai : la sua avversione per essi, che impersonano ai suoi occhi l'idea guelfa, e gli fanno veder rosso, si coofonde con l'avversiollle per il progresso, per la mo– dernità, per il sigaro, per la ferrovia, per i baffi ! Rispondendo al Ranieri, che gli aveva presentato il Gaye, il noto editore dei Car– teggi d'artisti) trova il mod'o d'inveire contro tutto e contro tutti: contro la cc città del piscio>> (sia detto con lioonza), contro i baffi, illlcresciosi a ogni dabben ghibelliino, contro i liberali divoratori di pa,sticcini. Sentite 1 ) : .... Io secondo il modo della mia possibilità gioverò al Sig. Gaye, ~ gli ho insegnato per qual via può forse ottenere quella facilità di stu– diare negli archivi, che a noi fiorentini si negherebbe se vi fosse chi volesse ingozzar polvere fra questi baffuti che la già città dei fiori, ed ora del piscio, ammorban di più col fumo del sigaro oziando sulle pan– elle del caffé laddove i liberali fiorentini siedono a distruzion dei pasticcini. 11 buon tedesco ha fatto la relazione del Capponi 2 ) da cui pm che da me può aver lettere per quanti vi ba degni di esser conosciuti in quelle città d'Italia ch'ei si propone di visitare. L'avversione cresce con il volgere degli anni, e con l'aumentata irritazio:Q.e lo stile diventa sempre più tronfio e goofio, ma non senza, qua e là, del pittoresco inattendn: Ho letto con attenzione il vostro lavoro sul Leopardi, e mi pare cosa nel suo genere perfetta qualor si ponga mente ai tempi, e al paese nel quale viviamo, elle intristisce ogni giorno per colpa di questi male- detti liberali divenuti santi, e che per odio del secolo passato vorrebbero rimetterci a balia. Ma di ciò non più perché vado irritando le mie piaghe. Il Capponi pure è del mio avviso. Sento dal Le Monnier le difficoltà insorte tra voi e la Censura intorno alle note. Tutto potrebbe accomoda,rsi se veniste qua perché il Canonico Bini è il fior dei galan– tuomini, ed è meglio aver che fare con un Prete che con questi neo– cristiani e neocattolici che non son né Religiosi né Filosofi e son cagione di tutte le dolorose pazzie che avvengono in Italia 3 ). Vivo nel paese delle chiacchiere, e mi avviene siccome ai cuochi fra i quali ,è difficile trovare un mangiatore perché stanno in cucina; ma 1) Niccolini a Ranieri, da Firenze, H marzo 1S3.5. 2) Il Gaye era stato presentato al Capponi anche dal Ranieri, con lettera ,da Napoli del 24 decembre 1833. Vedila nella cit. raccolta del CARRARESI, VI, 82. 3) Niccolini a Ra:nieri, da Firenze, 4 ottobre 1844. ibl1otecaGino B"anco

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