Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929
164- G. Doria menti al più disperato, e direi frenetico dolore (da farmi paura!), pas– sato quel primo giorno, dico, egli scansa quanto può tutte le occasioni di parlarne, non risponde che con brevi e tronche parole alle .espressioni di chi gli si avvicina per manifestargli la parte che si prende al suo dolore; anzi, mi pare quasi insofferente di qualunque allusione, ma lo sforzo ch'egli fa è terribile; e se non si ha la cura di manten~re viva la conversazione, o piuttosto la causerie sopra qualche argomento che desti la sua attenzione e possa interessarlo, egli si abbandona presto ad un cupo .silenzio durante il quale è facile di vedere che quell'Ortensia, della quale egli non vuol parlare, ,è :sempre presente al suo spirito, e gli riempie il cuore. Mio caro amico ! a questa orribile situazione il tempo solo potrà portare qualche rimedio, purché nuove disgrazie non vengano a piombare .sul capo dell'infelice marchese; e non posso, senza provarne un sentimento di terrore, pensare alla gracilissima costitu– zione della Marianna, sia al ,fisico, sia al morale, ed alla possibilità ch'ella debba prima di lui lasciare questo povèro mondo: il che mette– rebbe il nostro amico in uno stato di isolamento veramente spaventevole; tanto più ch'egli, da un momento all'altro dovrà piangere per la per~ta della .Signora Agnese, la vecchia aja, istitutrice delle sue figliuole, la quale già poco bene di salute non resisterà al dolore provato per la morte dell'Ortensia. Questa Signora Agnese, dopo che le due figliuole, cui ella, aveva fatto da madre, furono maritate, rimase in casa Capponi ed è tuttavia l'unica compagnia ch'egli abbia nella vita quotidiana do– mestica, alla sua sventura; l'unica persona con la quale egli possa parlare della figliuola 1 ) • .... Ora, da qualche giorno, gran motivo di conversa2ione è il libro del conte Balbo,· Delle speranz:e d'Italia. Questo libro, che è un bel tratto di cora,ggio civile, è per l'Ita.lia il più grande avvenimento dopo il 1814; e segna un'epoca di publicità. Spero che il vostro governo io lascerà entrare: ditemi se è già comparso costi. Successivameinte ritornava sulle Speranze d'Italia 2 ) : .... Vi è un'immensa distanza tra il Balbo ed il Gioberti, ed il libro del primo inerita assolutamente d'esser letto, non foss'altro che per la franca dichiarazione contro l'Austria. Dunque ve lo manderei senza scrupolo : ma tutte le copie arrivate sono esaurite, ed ora poi è stato proibito alla domanda dell'Austria. Abbiate pazienza; e venite a leg– gerlo qua, da uno dei fortunati possessori. Ben altra, natmalmente, sull'opera storica del Ranieri era la opim.io1I1e del Niccolini, alla cui scuola impropriamente. detta o-hi– bellina, ~ o~posizione alla neoguelfa, il Rrunie.ri si attaiccava, pur con un più misurato senso critico e con una tal quale diffidenza per 1 ) La, Agnese, difatti, mori il successivo 4 agosto. 2 ) Vieusseux a Ranieri, da Firenze, n giugno 1844. BibliotecaGino Bianco
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