Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929

Pensieri a ben vivere 135 non fa bene perché non è Virtuoso : essendo cosa verissima che la virtù non [)UO stare senza fortezza e pazienza, le quali due virt,ù, quando mancano, rendono senza dubbio l'animo languido e dap– poco: che è quello che dagli sciocchi pare Uomo dabbene, perché non fa del male che si vegga. XIV. Si trovano due sorte d'Uomini fastidiosi ed incontentabili. Gli uni inclinano che non si faccia mai niente, e però contradicono a tutto; e gli altri vogliono troppe cose. I primi mostrano un. ingegno stupido, e i secondi troppo vivo. Ambi son difettosi, ma è men male il secondo. xv. Gli Uomini di poco spirito per no111 dir poltroni, soglio1110 aver le cose difficili per impossibili, e perciò tosto e facilmente dicono che non si possono fare. Ma gli Uomini di valore faran tutto il contrario, tenendo essi le cose impossibili per solamente difficili; e le abbracciano per tali con ogni loro industria, e molte loro rie– scono; o almeno mostrano -il loro valore (sic). E però quelli che met– tono impossibilità e molte d'ifficoltà in tutte le cose, noo si dovriano mai adoperare in cose grandi, non avendo essi veramente valore per farle. XVI. Molti si meravigliano che si veggano Uomini di gran scienze e che poi non vagliano cosa alcuna nell'operare; e pure niuno si meraviglia che un buon calzolaio non s31ppia dipingere bene, e pure è la medesima raigione, perché il s31Pere e l'operare son due cose assai diverse. La prima si chiama scienza, che s'impara nelle scuole e con lo studio e resta nell'intelletto. La seconda viene dalla pru– denza che insegna il ben operare e sta nella volontà. E Salomone disse che la Scienza de' Santi è la prudenza, cioè che i santi ope– rano bene, e gli Uomini dotti e non santi i!!olamente sanno. XVII. Si dovria sempre far bene ad ognuno e guardarsi insieme di non far male ad alcuno, perché nuoce più il male che si fa con farsi de' nimici che il bene col farsi degli amici. E questo indiffe– rentemente in tutte le rpersone, ma molto più ne' repubblichisti, perché allora s'inimica tutto un pubblico.

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