Pègaso - anno I - n. 8 - agosto 1929
220 U. Ojetti - Lettera a S. E. Giuseppe Belluzzo umanità. Per questo l'arte italiana che è stata per secoli la più umana di tutte le arti, è anche la più divina : voglio dire la più degna di dare alla Divinità un volto adorabile. Per questo, quanto nell'arte e, nella letteratura oggi chiamate d'avanguardia è esasperazione romantica, e_ deformazione fantastica e ostinata fissazione su quel che nell'istinto deH'uomo giace di tetro, d'incoerente e di brutale a noi Italiani sembra pervertimento e follia. Quest'avversione, che è appunto il segno della nostra armonica, e limpida civiltà, diventa, anche davanti a taluni quadri o sculture, avversione morale. Sappiamo di cop.fondere, cosi giudicando, due con– cetti che dovremmo logicamente tener separati; ma ciò vuol dire che sentiamo e ragioniamo da uomini interi. Poiché, conoscendo lei, penso che da questa coscienza ella sia stato mosso a parlare come ha parlato, ho voluto dirle qui il mio consenso, anche se, scendendo agli esempi, il consenso avesse a svanire. Nell'arte, come nella, morale, il peccato mortale è l'indifferenza. Cordialmente suo · UGO ÙJETl'I. BibliotecaGino Bianco
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