Pègaso - anno I - n. 7 - luglio 1929

La Stella del Nord 75 fanzia infelice e collltrastata, Ulll padre inetto, ullla falsa educazione, sono tutte condizioni che possono runche guastare una natura fon - damentalmente buona. Così pure vi sO!llocO!lldizioni e circostanze che possono ricondurla al suo natural fotildamento. Non credi, Ales– sandlra, che una di queste, la più forte,. la più sicura, possa essere l'amore? • - Ma io non lo amo, - rispose vivamente AlessatI1dra. - NO!ll lo ami, - disse il maggiore Iupiter lentamente, la- sciandosi sfuggire un sospiro : - Se tu non lo ami, che cosa mi rimane da aggiu1I1gere? Tutto è detto, SatI1drina mia. ,Ma runche quando ulll dovere, che potrebbe essere gradevole, diventa il più ingrato dei doveri, un padre deve purtroppo compierlo fino in fondo. Se tu non lo ami, sei certa che egli atI1chen001 ti ami? Nolil il tuo amor,e, ma il suo amore per te potrebbe dunque fare di lui un altr'uomo. Questo volevo dire. · - Non so quando possa esser nato questo amore, - ribattè ar– rossendo Alessandra. - Tu forse non lo sai, - rispose il maggiore Iupiter, - ma io lo so. Fu, dice Marcello, il primo giorno, durante quella nostra gita illl montagna. Subito senti che eri la donna fatta per lui. Dice anche di aver lottato a lungo contro il suo sentimento, perché, vedendo accainto a sé, in suo padre (,questo è purtroppo vero!) l'esempio vi– vente dj un uomo rovinato da un'unione infelice, si era persuaso dei grandli pericoli, dei sacrifici, delle rinunce che ullla famiglht spesso porta con sé e che raramente trovano il loro compooso; e perciò aveva giurato di rimanere solo e senza vincoli per tutta la vita. Ma poi ogni ragionamento ha dovuto cedere all'impeto della p~s– sione, la vita gli è apparsa illlsigni:ficante e vuota, nino a pensare che si sarebbe ucciso piuttosto che vivere senza di te. E questo fu, dice, 'il giorno in cui, dopo una partita al biliardo, tu gli negasti un in– nocentissimo bacio, ed egli sentì allora tutta la tua aJUtipatia. - Perché? Avrei forse dovuto darglielo? - chiese con sarcasmo Alessandra : - Credimi : gli uomini come Marcello lllon si uccidono per così poco. - No, tu non avresti doviito darglielo, - rispose il maggiore Iupiter offeso di quell'ironia: - Non crederai, spero, che proprio io te ne faccia ullla colpa. ,Ma, qurunto a lui, se egli sia capace o no di uccidBrsi, voglia Iddio che nessUlllo possa venire, un giorno, a chiederti cooto delle tue parole. Marcello non è solo, ric6rdati. An– che lui ha un padre. Ha due sorelle anche lui. Non basta dUlllque colll }ec,gerezza dire che gli uomini come lui lllon si uccidono. "'- Ma non basta nemmeno dire : mi ucciderò, per costringere UIIla ragazza a sposare un uomo di cui non è inn~morata ! :-- ~sclamò Miassimo indignato : - Alla guerra ne abbiamo fuc1lat1 111ella schiooa di più coraggiosi. ... BibliotecaGino Bianco

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