Pègaso - anno I - n. 7 - luglio 1929
68 U. Fraoohia _ Dovrei piangere? Non sei un bel giovane? Sarai UIIl buon marito. _ Tu menti! Pensi ancora di potermi :im.gannare ! Ma ti ucciderò UIIl giorno! - E se fosse passato quel giorno ? - Vile come una do1I1na ! - Prode come un uomo ! Non temere. Sarete felici. Egli la seguì fino al cancello, che essa aprì di colpo, e poi se la vide sfuggire per sempre. - Sì, - diceva intanto il ,maggiore Iupiter gravemente al oonte Roberto, - l'onore che tu mi fai è immenso, ililap,prezzabile l'aiuto che tu mi offri, io credo che Alessandra porterebbe la luce in questa casa, che sarebbe per tuo figlio Ml;l,rceUou1I1asposa esemplare, che anohe i difetti del suo carattere, di lui, per quanto gravi, non lo nasoondo, tu poi li coinosci, l'amore ,potrebbe emend'arli e correg– gerli, farne UIIl altr'uomo, l'idea di legarmi a te, amico mio di vent'anni, con il villlcolo di quest'unione, mi riempie l'animo di te– nerezza, ma .. ·: ma, Roberto mio, a tutto questo la felicità di Ales– sandra io 1I1on la posso sacrificare. Se a lei piacerà, se cosi le det– terà il cuore, tutto è deciso fra noi. Io 1I1e sarò felice. Se no, perdo– nami, IIlOIIl 1I1e avrò colpa. - E alla miniera non pensi ? Non pensi al tuo sogno che si po– trebbe avverare? - diceva patetico il c01I1teRoberto: - Provami che il minerale c'è, che tu lo hai trovato, e per estrarlo, occorrendo, m'indebiterò fino al collo. - Oh, c'è, c'è, anche domani, se vuoi, te lo posso pr,ovare, - rispose il maggiore Iupiter : - Vieni in montagna con me : lo ve– drai uscir dallo scavo. Fossi così rsicuro che Alessandra vorrà spo– sare .Marcello, come sono sicuro della fortulila sulla quale ho messo le mani. - E non sarà anche la loro fortuna ? Di Alessandra e di tutti i tuoi figli? - Si, ma come vuoi parlare di fortuna al cuore d'una fanciulla? Quando si è giovwni, la ricchezza conta meno di zero. XLIII. Poco lontano, sulla riva del mare, fra UIIl cielo già nero e UIIl mare bigio, gli ultimi bagliori del tramonto tingevano ancora di un rosso cupo e iroso il basso oriz2ionte .. Si vedevano approdare alla spiaggia, lenti lenti scivolando, i bragozzi dei pescatori e ammai1I1are le vele, i grossi piroscafi misteriosamente perdersi 1I1ellebrume lon– ~ane. ~ mezza strada, sulla punta di Capo Scuro, spiccava nera e 1mmob1lecontro le nuv,ole la sagoma diroccata della Stella del Nord. - Eccola laggiù: si chiamava Stella del Nord. Che te-lile pare? BibliotecaGino Bianco
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