Pègaso - anno I - n. 7 - luglio 1929

La Stella del Nord 63 di Massimo, i quali hamno pur visto cadere suo figlio, o alla pia– strina d'argento su cui è sempre inciso il -suo nome. . Il maggiore Iupiter 1I1on crede 'né alla firma di Pericolini né alla speranza che quel foglietto lascia vivere nel cuore del suo vecchio amico. Per lui disperso significa che il corpo di Benvoouto è sempre in fondo al canale, dal quale •Massimo non è riuscito a strapparlo, impigliato i.inqualche ruota di mulilllo o nei meccamismi d'una sa– racinesca .. Ma si guarda bene dal mamifestare' questa sua certezza, anzi cerca quanto più. può di rafforzare l'illusione dell'amico con tutti i colori della verità. Quest'illusione non impedisce tuttavia elle un profo1I1domutamento sia avvoouto 1I1ell'a1I1imo del conte Ro– berto sotto l'urto di quel dolore dal ,quale ora si risolleva. Il suo mondo morale è sconvolto : i suoi sentimenti non sono più quelli di prima. Per quamto il maggiore Iupiter, asc,oltallldolo, abbia spesso il dubbio della sua pazzia, egli discorre co1I1naturalezza dì voler ritomare alle abitudini di u1I1av•olta, quando era giovane, quando quella sua casa er.a splendida, e tutti vi trascorrevano una vita piena di signorile allegrezza, negli agi nolll alilcora avvelenati dalle sventure. Come altra vòlta sotto la quercia fulminata o lungo i bei viali di quel giardi.tno, così ora, seduti i.inun angolo del salotto; i due vecchi aimici si scambiamo ricordi del passato e propositi per l'avvenire. L'uno dice di voler traforare le mo111tagne, l'altro di voler comprare non si sa quanti cavalli. Il primo descrive ancora una volta, ma con colori sempre più smaglianti, le meraviglie della miniera che verserà oro come UIIlacomucopia; l'altro gli sploodori della festa da ballo con la quale, riaprendo dopo tanti amni i· salollli' del primo piamo, festeggerà il :fidanzamento di Marcello o il ritorno di Benvenuto. Egli afferma che la solitudine, il vuoto, il silenzio, di quella casa immensa debb,ono avere al più presto una fine; che vuol vedere po– polato di nipoti.tni il deserto di quelle stanze; e spiega come tutta la sua vita sia stata un errore : avaro da vent'anni, ora vuole di nuovo · essere prodigo e generoso; egoista, è stato illlgiusto verso tutti, a tutti ha. imposto la sua volollltà, edl ora vuole che tutti siàno liberi e felici. Egli solo, in fondo, è stato il suscitatore dell'odio che per tamto tempo ha diviso lui dai suoi figli, da Marcello e dalle due ragazze, ed ora vuole amare tutti allo stesso modo. Di Guendalillla non ,parla: essa è presente. La madre di Benve– nuto Stella è ora, da otto giorni, la co1I1tessaPepi. Siede in un'alta poltrooa, dalla quale egli vuole che non si muova, e uina vera serva, vec,chia e sciancata, ha già preso il suo posto ai fornelli. Essa non lll.esembra felice, per quanto anche altri servi si aggirino per la casa vestiti delle amtiche livree, e si inchinilllo profondamente di.inanzi a lei nel servirle il rosolio. Il suo splendido viso sembra di pietra, e dalle nere stelle dei suoi occhi le cadono sulle gote lacrime luminose 1bliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy