Pègaso - anno I - n. 7 - luglio 1929

56 C. Turniati - « Ohe cranio ! Se arriva a 45, è molto. >> - « Quanti superlativi: è un isterico.>> _ « Barba, fronte, orecchi : è una testa da trattato. >> _ « Mi Sjpieghi perché quello là ride sempre mentre parla ? (Due visi acuti si appuntano sull'oratore) Già; parla di cellule e ride· cita un autore e ride. È uno schizoide. O un imbecille ? >> ' E cosi via. Ma la discussione volge alla fine. Il cielo si riempie di campane. Mezzogiorno. La città nuova ci attira e ci dis1Perde. E ce ne andiamo tutti - chi da una parte e chi dall'altra - a chieder l'incanto delle cose belle o a.,_ scaldarci il cuore, fra pochi amici, sotto la pergola verde d'1m'osteria. E 'se il vinetto è asciutto, l'arrosto al punto e bella l'ostessa, . tanto meglio. lNTIDR,NO. M'hanno incaricato di seguire nelle loro case i malati dimessi dall'ospedale: prolungare l'assistenza e l'aiuto ai guariti fuori del Manicomio, curare in pubblici dispoosari i predisposti alle ma– lattie della mente, ecco due compiti nuovi della giovane psichiatria che non saranno mai lodati abbastanza! Ho salito oggi le scale malsicure d'un vecchio edificio fuori mano perduto e schiacciato in uno di quei quartieri della città nei quali soltanto il caso ti conduce una volta nella vita e che ti fanno pensare d'improvviso da quanta gente tu sei circondato che non conoscerai mai. Terribile ,le7lione di modestia che vien giù dalle mille :finestrucole a chi pretenda di conoscere gli uomini. L'amma– lata ch'io cerco è sortita da pochi mesi dall'osipedale e se ne vive lassù ad un quarto piano insieme ad una sorella che divide con lei la camera la vecchiezza e la sordità. Inutile suonare il loro cam– panello. Non lo sentirebbero. Occorre chiamare l'inquilina del ' piano' sottostante che si !Prodiga per le due solitarie. Il caso che avvicina queste tre donne è spietato e misericordioso ad un tempo. Perché anche la vicina - vedova e madre - ha una :figliola pazza nel mio spedale. La. povera donna ha terminate le sue lacrime e invece di chiudersi nel suo dolore ha preso a !Proteggere la folle, che le sta di sopra, parendole - cosi mi dice - di meritarsi in questo modo un miglior trattamento per la sua creatura perduta. fo l'ascolto 00111 gli occhi aperti confessare nell'umile dialetto quel suo stupendo egoismo. L'appartamento occupato dalle due misel'e agghiaccia più d'una catapecchia IPerché la povertà si muove come un baco sotto la crosta polverosa e vecchia d'un benessere passato. Erano le due donne agiate, un tempo, e vivevano nell'atmosfera , calda d'illusioni dell'uomo che non è più, ma la !Presenza del quale· BibliotecaGino Bianco

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