Pègaso - anno I - n. 7 - luglio 1929
Ventiquattr'ore 19 Borriello disse: - Sembra di stare al paese. - Poi, in un am.dito scuro il prete spilllse una p0rta, vi lasciò passare i tre amid ed entrò stringendosi il cruppello sul petto. Era uno stanzollle sordo, rettam.golare, che in fondo si allargava a forma d'imbuto e prendeva luce da Ulllcortile. Alcune tavole al– lineate e apparecchiate aspettavano i clienti, e su tutto si spandeva la luce e l'odore dli.screto delle ore che precedono i pasti, quam.do un lieve brontolio di attesa fa la cucina attraverso la porta socchius a. Un pavimento di legno verniciato compattamente. di marrone, al muro un orologio che pareva storto, lllllO specchio per lungo nel fondo, e al cordollle della lampada che penùeva nel .mezzo, attor– cigliato un lungo nastro biam.co rosso e verde, di cui si pensava molto tardi che significas se u111a bandiera. A poco a poco, come se . sorgessero da terra, alcuni uomillli occuparono i tavolini, e Ulll.ca– meriere vi si aggirò, che era l'immagine di due civiltà: sorrideva colll una •boccaanglosassollle rilevata da due denti d'oro, e guardava con due occhi da italiano. Fu il prete che si levò nel bel mezzo di quella folla imtenta a mangiare senza quasi parole, e disse: - Fi– gliuoli miei, io vengo dai vostri paesi. C'è nessuno qui che appar– tenga alla diocesi di. .. ? - Si levarooo di scatto una ventillla di persone. - Al nostro paese, - aggiunse il prete - il raccolto pro– mette ,bene e le vigne pure. Pare che sia un'amnata straordlinaria. Aspettano le 1I1otiziedegli emigram.ti e vi pensano sempre. Noialtri preghiamo sempre per vo i, che tornia te sani e salvi e ricchi. Que– st'anno abbiamo avuta la festa del ,Santo patrono, il glorioso Sam. Luca, che è ri uscita più bella che negli altri an111i.Abbiamo chiamata la bam.da provinciale a suonare. i111 piazza, e abbiamo fatto i fuochi arti ficiali del maestro Carbone. Lo conoscete il maestro Carbone, quello che gli manca un braccio ? Figuratevi che ha fatto in cielo un disegno di fuoco che rappresentava il vapore che vi deve portare tutti al paese. Abbiamo avuto molti voti, e abbiamo veduto appesi fra le dita del Sam.to,con nastrini di tutti i colori, alcullli bi– glietti di balllca americani, doni vostri, figlioli miei, e io !;J9noqui per ringraziarvi. - Fu un sommovimento, lllll urlio, una confusione che coprì le .parole del prete. Molti avevano lasciati i loro tavoli e si eraino accostati per sentirlo meglio, mentre altri, che non erano della regione, rimanevano a gua,rdarlo con la forchetta a mezz'aria o chi111avano il capo pensierosi. Fu un coro di domande e di escla– mazioni cui il prete rispondeva attentamente, am.zi alla me tirò fuori una carta, e chiamando uno per u1110 que gli uom ini, diceva : - Tua moglie sta bene. Il tuo ragazzo ha già.messo l'abito da pa– store. Tuo padre, coi soldi che hai mallldati, ha buttate le fonda– menta della casa. - Colllle stesse parole rassicurava ognuno, e cia– ,scuno intendeva in quelle parole qualche cosa dì diverso, per sé solo. BibliotecaGino Bianco
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