Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929
Interpretare la musica 701 quamto più la durata degli elementi di un'espressione (quali sono in musica le note, i suooi singoli) è precisata nei rapporti fra l'uno ~ l'altro di essi, tanto più una pur piccola alteraziolile di durata o di movimento di uno di essi elementi può essere sì nocevole al– l'espressione totale da deformarla, falsarla, distruggerla. l1I1tanto però possiamo fissare questo primo punto: L'interprete di un'opera .musicale o poetica deve - che non lo deve il semplice leggitore, ed è cosa che IIlOIIl ha nulla a che fare con la spiegazione di significati oscuri ed ermetici dell'opera stessa - deve cercare e trovare il tempo (movimento, durata) che a quell'espressione sia proprio, il più favorevole -e il più efficace. Ma 1I1onbasta. Quamdo un poeta scrive una sua poesia : pren - diamo per esempio Leopardi quando dice : « Dolce e chiara è la notte e senza vento, - E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti - Posa la lu1I1a));o quamdo un musicista scrive una sua musica: pren– diamo per esempio quelle ventiquattro battute che nell'ililtroduzione al seco1I1doatto della Norma di Bellini precedono l'annuncio e lo sgorgo di quel dolente ranto che tutti sanlilo; il poeta e il musicista ereamo espressioni che 1I1on solo hanno una loro determinata durata, e dovranno essere riespresse ÌJil ulila certa misura di tempo, ma che pur hanno, e dovranno riavere, un loro speciale suono, or più or meno vibrante, or più or meno intenso, o forte, o soave, o altro che abbia a essere. {UIIllettore a questo puillto dice: Ma quei versi di Leopardi non sono di un'opera scenica, né furono scritti per essere declamati: la loro bellezza può essere benissimo sentita anche leg– gendoli mentalmente. - È vero, caro Signore, che IIlonfurono scritti per essere declamati : ma non è men vero che non furono co1I1ce– piti e creati come segni muti; furono creati, così quali sono, per -dire ciò che dico1I10,ma amche per dirlo così come lo dicono, con quel loro magico suo1I1O e ilil una data misura di tempo. E se Ella non osa pronunciarli ad alta voce, dar loro un suono preciso e de– finitivo, Ella dimostra così il laudabilissimo timore di non saper trovare il tono e le illote e le modulazioni della loro musica segreta : ehe a sentirla - ma aerea e imprendibile! - ci potrà ililfatti arri– vare anche un letterato interprete o un critico, dotati, oltre che di tante altre qualità, di squisitissima sensibilità musicale: ma che a riesprimerla, a determinarla, non ci potrebbe arrivare che un mu– sicista vero e proprio, che fosse, s'mtende, di adeguata gramdezza e che avesse l'ardire di provarcisi! Ma della Sua mterruzione io La ringrazio, caro Signore : essa mi consiglia a limitare le mie osservazioni alla musica propriamente detta, lasciando giudicare ai poeti e ai critici di poesia se le mie osservaziooi possano valere anche per l'arte loro, intendo per l'interpretaziooe dell'arte loro). Dicevamo dunque che l'mterprete di una pagina musicale, oltre .a cercare e saper trovare il movimento proprio di essa pagina, ibliotecaGino Bianco
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