Pègaso - anno I - n. 6 - giugno 1929

69S I. Pizzetti ondeggiam.te damzare di una figura femminile; il quale carattere di dam.za è pure sensibile, ma più energico per le note ribattute chP scandis c001Oil ritmo, nel terzo tema. Si può forse dire che tutto il pezzo esprim~ uno stato d'animo diffusameinte affettuoso e quasi felice. Tant'è vero che la sua parte centrale, quella dove potrebbe maggiormente mam.ifestarsi opposizione e CO[lflitto tra i vari temi, non so lo non r eca espressi001i imprevedute, ma appare costruita per via di artifi.ci contrappUIIltistici scolastici, ed è fredda: appunto perché i temi sono nati per simpatia, e sono espressioni varie di U!IlO stato lirico UIIlico,e nO!Il essendo contrastanti non possO!Iloacqui– stare, ·neanche dal loro avvicinamento e da una elaboraziO!Ile con· trappuntistica, carattere drammatico. Date queste osservazioni. si può dire, mi pare, che il pezzo vuole una interpretazio!Ile tutta armoniosa, sooza violenze di colorito, senza gram.di contrasti di sonorità, senza molto sensibili differenze di moviment o. Interpre– tazi001e, dunque, facile ? Tutt'altro, appunto perché si tratta di una musica ,sooza contrasti ma che, !Ilella sua armollliosa bellezza, è però varia di movimenti, di modulazioni, di disegni melodici, ed ha un suo fervore di espressione che vuol essere reso senz'alcuna esagerazione ma anche senza trascuratezza di ogllli suo pur som - messo acceinto. E bisog!Ila che le tre grandi strofi delle quali il pezzo è composto siam.o rese, cosi come sono, ognuna condotta senza interruzione sililo alla propria conclusione: che nella prima strofe è costituita dal gioioso squillare del secondo dei temi ilil mi maggiore: e 1I1ellaseconda strofe è costituita dal distendersi di quello stesso tema nella tonalità di do diesis minore prima e di do diesis maggiore poi: in un'atmosfera, cioè, crepuscolare, che pare improvvisamente i!Ildorarsi aigli ultimi raggi di un sole cadente; e nell'ultima strofe è c001clusione ancor ,più espressiva, ché da quel pedale di la, sul quale un frammento del primo tema genera una nuova inattesa melodia piena di trepida emozione, sino a quelle ultime battute lumi!Ilose nelle quali sbocca il canto, prima in terze e poi all'unisono, dei due strumenti, è tutto un cresceindo di lirico fervore. Il giovane pianista mi guarda on momento, silenzioso, e poi, con un'aria tra l'ingenuo e il melenso e l'impertililente, mi chiede: - Ma Brahms, ci avrà poi pensato a tutte queste cose? Quel giovi!Ilotto evidentemente doveva aver pensato, mentre io parlavo, che di fronte a una composizione musicale, o UIIlO può avere la sicurezza di riuscire a ilildovililareesattamente tutto quel che ebbe nel cuore e nella .mente il suo autore, e allora, per riuscire a tanto, varrà la pena di analizzarla e di studiarci sopra: se no, tanto fa affidarsi al proprio istililto, alla propria sensibilità, e accontentarsi di quel poco o tanto che cosi sia possibile ottenere. Dovremo dunque dargli ragione? BibliotecaGino Bianco

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